sabato 31 agosto 2013

Epilogo(?)

Il bene ed il male dell'Italia sta tutto in questa infinita fantasia d i inventarsi "penultime spiaggie". Quando tutto sembra deciso, inequivocabile, ecco che spunta fuori dal cilindro qualcosa che ferma, rallenta o cambia il corso degli eventi. Ci siamo inventati un armistizio con la postilla che guerra continuava e non potremmo permetterci un governo che tuteli la sua sopravvivenza, costi quel che costi in termini di credibilità? Dopotutto lo si fa in nome del Paese e dell'emergenza (!). Lo salveranno.

giovedì 29 agosto 2013

Asini virtuali

Hanno titoli, masters,cattedre, tengono conferenze, predicano e pontificano su tutti i giornali. Il loro cavallo di battaglia è il debito, nemico assoluto da abbattere, poi viene il taglio delle spese sociali, il taglio indiscriminato delle tasse, le liberalizzazioni, le privatizzazioni e la deregulation. Siamo stati cattivi e spendaccioni, ma adesso basta è il loro mantra ripetuto e ripetuto all'infinito. Asini, è il minimo che si possa dire di loro e dei loro "studi" già ampliamente sbugiardati da ricerche semplici ed alla portata di tutti, basta leggere le pagine iniziali di un qualsiasi trattato d'economia per le scuole medie e capire che le loro teorie sono basate sul niente o su dati falsi. Abbassare le tasse per tutti NON vuol dire aumentare la quota di accumulazione necessaria allo sviluppo perchè i soldi risparmiati vengono investiti nella finanza speculativa, tagliare le spese sociali vuol dire abbassare consumi e ricchezza. E' come se ad un cavallo che deve portare l'acqua venissero amputate le gambe, liberalizzare e privatizzare vuol dire regalare ricchezze create nel tempo ai più forti. Ma loro vanno avanti inesorabili con le loro litanie; insisti, insisti, finchè alla fine ci crederanno tutti (o quasi).

mercoledì 28 agosto 2013

Bombe democratiche

Pensavamo, ingenuamente, che un certo modo di portare la democrazia fosse tramontato per sempre, ma, giustamente i nostri in attesa di trovarne un altro, insistono col vecchio. Che funziona sempre. Pochi ormai ricordano la sceneggiata del segretario di stato con la provetta in mano che dalla sede dell'onu richiama tutti al dovere d'intervenire, sempre e dovunque ci sia un sopruso o un crimine contro le popolazioni. Naturalmente non c'è una commissione che stabilisca le priorità, così, ognuno fa a modo suo ed a modo suo stabilisce tempi e luoghi delle incursioni "democratiche". Peccato che quelle provette subito dopo lo sganciamento delle prime bombe umanitarie si rivelarono una bufala, una colossale bufala

domenica 25 agosto 2013

Armiamoci e partite

Ci risiamo un'altra volta. C'è un paese cattivo, ci sono delle stragi e ci sono le armi di distruzione di massa, ergo, il nostro intervento non solo è inevitabile ma giusto, doveroso ed urgente. Più di venti anni fa c'era un cattivone che minacciava tutta l'area del golfo, furono esibite le prove della sua malvagità, peccato che dopo si rivelarono tutte false: Non aveva le famose armi di distruzione di massa e quindi, non le aveva mai usate, ma intanto il suo paese era quasi stato raso al suolo per cercarle. Non sarebbe meglio aspettare, verificare, prima di lanciarsi in altre sacre missioni per la democrazia? O la fretta è dettata da altri motivi, tipo dare una sistematina generale a tutta l'area?

venerdì 23 agosto 2013

Medici

Immaginiamo di essere davanti al nostro medico. Lui guarda, controlla e poi ci dice laconico che abbiamo un fisico debilitato per eccessi o noncuranza di norme alimentari di base: troppo di questo e poco di quello ci hanno condotto ad uno stato di crisi acuta, rimedio?  Un bel digiuno prolungato e una lunga serie di  salassi ci faranno tornare in forma. Siamo un pò perplessi ma lui capisce i nostri dubbi e ci rassicura, guardi che ho studiato nelle migliori università e quello che le ho detto è confermato praticamente da tutti gli studiosi del settore, abbi fede, magari crederà di stare morendo di fame,ma quello, proprio quello, è il sintomo che sta guarendo e che la sua ripresa non è lontana, vedrà che tornerà a correre e divertirsi. Beh, se non proprio lei i suoi figli o i suoi nipoti.Allora avremmo voglia di chiamarlo cialtrone, ma davanti a tutti quei titoli ed a quegli studi approfonditi, come si fa? Rischiamo di passare per degli ignoranti.

domenica 18 agosto 2013

Macelleria aperta

Aldilà delle frasi fatte e delle lacrime di coccodrillo sembra che da noi, in occidente, tutti siano più o meno soddisfatti delle mattanza egiziana.Era inevitabile, doveva finire così, sembra che ormai l'unica motivazione a tutti gli avvenimenti sia la "necessità"; non c'era altro modo, non c'erano alternative, e quando si comincia a ragionare così non è mai una bella cosa sopratutto in relazione alla nostra pretesa superiorità etica ed alla nostra logica "razionale". Strana razionalità che sa già tutto prima che le cose avvengano e che ha una sola soluzione apriori, già data, per ogni problema, e se fosse la nuova teologia del dovuto e del necessario?

sabato 17 agosto 2013

Lavorare lavorare

Come sempre succede in questi casi tutto nasce "casualmente": un imprenditore si lamenta che al suo appello per lavorare sabato e domenica e nei turni di notte rispondano solo stranieri. Sottotraccia c'è già la risposta che ormai è univoca, un dogma indiscutibile: c'è la crisi, non è il caso di fare gli schizzinosi, prendete quello che vi diamo e zitti a lavorare. Il modello Pomigliano cresce e diventa grande, SI DEVE lavorare di più e peggio perchè ce lo chiedono i mercati. Parentesi, e se questi famosi "mercati" ci chiedessero il ripristino dello ius primae noctis? O il sacrificio del primogenito? la logica ormai è chiara, restringere in un recinto sempre più piccolo i diritti e la qualità della vita perchè fuori, a premere ed a muggire c'è un agguerrito esercito che non chiede niente ed accetta tutto. Altra parentesi, ma è così scontato è così indiscutibile che per competere bisogna lavorare di più, o è un'altra micidiale bufala? I prodotti si vendono con fatica, i magazzini sono pieni di merce invenduta (auto sopratutto) e noi produciamo di più? Ma per chi? Ma diamo per scontata la commercializzazione della merce, ebbene è più giusto chiedere turni di lavoro sempre più lunghi, straordinari, scansione cronometrica delle fasi lavorative, o lavorare un pò meno e lavorare un pò tutti?

mercoledì 14 agosto 2013

Hindenburg

Nella Germania del primo dopoguerra c'era un presidente vecchio vecchio che naturalmente ed inevitabilmente non amava le novità, vedeva comunisti dappertutto e cercava di non scontentare nessuno dei suoi sostenitori. Direte che in tutto ciò non c'è niente di male, anzi oggi chiameremmo la somma di tutti questi comportamenti semplicemente saggezza: voleva evitare il salto nel buio e far uscire il suo paese dall'emergenza in cui lo avevano costretto i debiti contratti con le potenze vincitrici della guerra, ma tanta prudenza condusse al potere un ometto piccolo piccolo che con un pò più di decisione avrebbe continuato a fare il pittore.
PS: I fatti ed i personaggi non hanno alcun riferimento all'attualità

sabato 10 agosto 2013

Pappagalli

Fanno pena e anche un pò schifo, perchè i primi a non credere alle fesserie che dicono sono loro. Si potrebbero benissimo fare i nomi e cognomi ma basta leggere gli editoriali dei maggiori  giornali per capire di chi stiamo parlando, dunque questi signori dopo le premesse sul debito, sul paese che non può più permettersi questo e quello ci presentano il futuro compatibile col nostro... bla bla bla. Ci dobbiamo scordare di essere stati uno dei maggiori paesi industrializzati al mondo, no, non è più questo il nostro futuro ci dobbiamo buttare sul turismo, sull'agricoltura e sui servizi. Questo è un ritornello che ripetono TUTTI o quasi i pennivendoli nostrani, il nostro futuro è l'Egitto,la Turchia di vent'anni fa, il Kenia o le Maldives, altro che piani industriali, innovazione, scuola, tutti soldi buttati dicono loro. Ecco per rendere la cosa più credibile incrementiamo l'allevamento di leoni e la costruzione di atolli corallini, così tanto per rendere l'offerta più allettante e completa. Cialtroni . Se i nostri padri nell'immediato dopoguerra non avessero puntato tutto sull'industria dei beni di consumo durevoli dove saremmo adesso? Magari a vendere ciafrusaglie e souvenir a qualche turista tedesco o inglese distratto.

giovedì 8 agosto 2013

Tarzan

Nelle vecchie striscie di Tarzan non si dovevano mai far vedere i piedi dell'eroe, infatti era disegnato sempre sospeso su una liana, mentre corre, mentre si dimena contro le bestie disobbedienti. Ecco mentre il nostro eroe dice frasi memorabili tipo "non ci faremo ingabbiare"," vogliamo chiarezza","rosso di sera bel tempo si spera" ci mostrano a tutta pagina foto di lui sorridente che stringe mani, che plana sulla gente, che dice cose sensate ma perfettamente inutili e innocue: cioè possono essere ritenute buone da chiunque. Tuona contro e poi vota a favore con la scusa che non vuole alterare il quadro politico. In parole povere poverissime, un gran furbacchione che vuole essere eletto ma non dai suoi ma dagli altri, dai non iscritti, da gente che non c'entra niente con la vita del partito. Non è che ha paura che la maggioranza degli iscritti lo odii e non lo voterebbe neanche sotto tortura?

lunedì 5 agosto 2013

Da Vermicino a palazzo Grazioli

Questo paese non cambia, non ne ha voglia, da secoli e secoli siamo abituati così, ci teniamo i padroni,li coccoliamo, perchè senza ci sentiremmo persi e più sono impresentabili più gli vogliamo bene ma ieri è successo qualcosa di più, un altro passo avanti verso la servitù. Televisione di stato, giornali e media in generale ci hanno deliziato con le immagini in diretta della processione sotto la casa del protomartire. Perchè? Avete una spiegazione accettabile? Che senso date a tutto questo? Cosa c'entra col mestiere di giornalista? Qualcuno di voi è ancora capace di vergognarsi?

domenica 4 agosto 2013

Io e basta

Un'ideologia per vincere e trionfare ha bisogno di molte circostanze favorevoli, buona connessione con le domande e le richieste dal basso, le cosiddette "motivazioni", ottima permeabilità, numeri che ne attestino la razionalità, condiscendenza dei media; ma poi pian piano questa solidità e compattezza di vedute viene meno,qualcuno comincia a mettere in dubbio tutto l'impianto, va a verificare le fonti e....scopre che non erano così distaccate da ciò che dovevano indagare. In questi anni la forza predominante è stato un egoismo di massa, (che sembra un ossimoro),tutto è stato giustificato da questa condizione definita primaria, naturale e irrinunciabile,lo schema più o meno era questo: ciascuno di noi per ottimizzare le proprie possibilità, i propri meriti si deve mettere in conflitto con tutti quelli che possono ostacolare il raggiungimento degli obbiettivi prefissati senza dubbi, tentennamenti o peggio crisi di coscienza. Tutti ti sono o ti possono essere nemici, niente alleanze, solidarietà solo convenienza e profitti, questo è tutto quello che bisogna aspettarsi dal mondo fuori di noi, e spunta la parolina magica che giustifica ogni sopraffazione: Il merito, faccio questo perchè ho capacità e conoscenze adeguate, sono superiore agli altri. Cari giornalisti, filosofi,opinionisti che da anni ci ammorbate con queste prediche sul merito, una domanda, semplice semplice. Se uno nasce dentro una discarica e ha per casa delle lamiere messe una sull'altra, quante possibilità ha di diventare ingegnere nucleare o professore d'economia alla Bocconi? Il figlio di un avvocato quante possibiltà ha di portare le pizze a domicilio? Si, lo so, sono domande difficili, ma provate a dare loro una risposta, su, coraggio.

giovedì 1 agosto 2013

Virus letale

Ci sono delle parole che hanno segnato la storia del nostro paese, nel bene (poco) e nel male ( tanto), una di queste è il termine governabilità. All'inizio era solo un modo di intendere la gestione di un paese, la distribuzione delle risorse e lo sviluppo poi piano piano è diventata qualcos'altro: mantenimento dello status quo e degli equilibri del momento, blocco o catenaccio che dir si voglia a qualsiasi cambiamento sgradito agli sponsor, ne sanno qualcosa i vecchi militanti del PSI ricattati, svenduti sempre a causa di questa parolina magica: o così o pomì. Quasi sempre era così, senza se e senza ma e lentamente il partito scivola inesorabilmente in una prassi politica fatta di realpolitk spietata e senza sbocchi, esito finale di questa corsa verso il basso il suo dissolvimento, con sporadici residui gassossi nell'aria. Adesso sembra che la storia debba ripetersi, all'infinito perchè c'è sempre in questo paese qualcuno che pone  il bene comune troppo vicino agli scarichi delle acque nere, così vicino, ma così vicino che alla fine è difficile distinguerli o separarli.