martedì 30 dicembre 2014

Eroi

Uno sguardo sugli editoriali di oggi vale meglio di mille lezioni sui media, infatti gran parte di essi lodano, giustamente, il comportamento dei soccorritori della nave in fiamme ma omettono le gravissime carenze organizzative e le pecche nella catena di comando che doveva coordinare le operazioni di salvataggio. Perchè l'allarme è partito in ritardo? Perchè le navi si sono mosse dai nostri porti solo parecchie ore dopo l'Sos? Perchè la nave non è stata trainata subito in porto albanese distante solo poche miglia? I primi ad arrivare sono stati dei mercantili che hanno fatto quello che hanno potuto, quindi carenze gravissime e responsabiltà da accertare, altro che comportamenti ineccepibili. Perchè per avere un quadro un pò meno agiografico della situazione bisogna leggere i giornali greci? 

venerdì 26 dicembre 2014

Le mille balle blu (festivo)

Di cosa si occupano i nostri cari giornali in questi giorni pieni di bontà e speranze? Di tutto meno che di politica,trabordante, invadente, minacciosa in tutto il resto dell'anno ma assente in queste festività. Si dirà è tutto fermo e non c'è niente di nuovo da dire, ma non è una spiegazione unica e sufficiente. Si parla di fatti di cronaca. le vacanze dei vip, i nuovi sbarchi, il caso dei marò e nient'altro o quasi. Come nei peggiori film horror c'è sempre un momento in cui il mostro sparisce dalle inquadrature, per alleggerire la tensione e preparare lo spettatore alle truculente immagini successive, in sostanza lo si prepara ad assorbire gli sviluppi della vicenda, quando il panettone sparirà dalle tavole. Stanno piazzando gli uomini (o donne) giusti ai posti giusti, uno per uno e non si dimenticano di niente, le briciole non sono previste, appartengono tutti alla stessa identica area "ideologica",cioè quella del togliere a tanti per darlo a pochi, area vincente e trionfante su tutta la linea. Un'ultima considerazione. Il mitico cavaliere aveva tanti difetti ma si offendeva se lo chiamavano progressista. Questi ultimi non hanno lo stesso ritegno

sabato 20 dicembre 2014

Le mille balle blu

Ci sono cose che da noi non cambiano mai. Vi ricordate le ironie sulle foto taroccate del cavaliere, ringiovanito da mani esperte di almeno vent'anni? Via le rughe, via la testa pelata e via il mento cascante, adesso ci risiamo col Mastro di Firenze, stessa spiaggia stesso mare, stesso servilismo dei media. Tutte le foto lo ritraggono con almeno venti chili in meno di quelli attuali ed in pose che mettono in evidenza tutto il suo decisionismo: mani in avanti, mento in fuori e sguardo di fuoco. Non sarebbe ora di aggiornare le foto?

venerdì 12 dicembre 2014

Donne sull'orlo

Con la scusa che non bisogna generalizzare, che non bisogna vedere sempre la supposizione elevata a verità, ci siamo bevuti in questi anni una quantità impressionante di menzogne e di comportamenti mediatici assolutamente inaccettabili perchè metterli in discussione ci avrebbe messo davanti il rischio di apparire settari e fuori dal coro generale, cioè non razionali. Cosa succede? Succede che quando c'è una donna di mezzo, giovane, fragile che compie atti irresponsabili i media si scatenano e la massacrano, la offrono alla platea come una volta si offrivano le streghe, presentandocela come il male assoluto, dimendicando di sottolineare che quasi sempre sono comportamenti unici, non ripetibili e frutto di situazioni particolari, non di una mente malvagia che pianifica il crimine. Può capitare così che nello stesso giornale abbiamo le prime dieci pagine con la "cattiva" colta in tutto lo sviluppo della vicenda e nelle pagine interne con poche righe fatti e crimini pesantissimi che non troveranno più spazio nei giorni a venire. Ci sono mostri da inseguire fin sotto casa con decine e decine di cronisti ed altri da dimenticare, da rimuovere. Chi sceglie lo spazio da assegnare alle notizie?

sabato 6 dicembre 2014

BUGIE PREVIDENZIALI

Sembra il regno dell'approssimazione, del si dice, dove ogni cretino può dire le sue fesserie e sparare i suoi numeri (falsi), preferibilmente in qualche editoriale su un giornalone nazionale. Come stanno le cose per la nostra previdenza? Qual'è la verità dei conti? Torniamo indietro di circa tre anni, allora passò appena 5 giorni dopo l'insediamento del nuovo governo la "riforma" che doveva salvare l'Inps dal crac, non c'era tempo da perdere ci dicevano questi professoroni la situazione dell'ente era quasi irreversibile e bisognava intervenire subito, immediatamente, prima che milioni d'italiano si ritrovassero senza pensione per mancanza di soldi alla cassa. Peccato che fosse tutto falso, una montagna di bugie che però tutti accolsero come verità rivelate. Sindacati compresi che risolsero la questione con 4 dicasi 4 ore di sciopero! Al momento della riforma l'Inps stava bene con un attivo di 12 miliardi di euro, il trend era favorevole e le entrate superavano abbondantemente le uscite, i lavoratori superavano i pensionati anche per i calcoli degli anni a venire. Poi il sistema venne sfasciato da incorporazioni sciagurate, enti che non avevano mai versato un centesimo e che stanno affossando tutto il sistema. Anche qui, possibile che nessuno abbia visto niente? Veniamo all'oggi, agli organi d'informazione, come si può annunciare che le pensioni costano ogni anno allo stato 272miliardi di uscite? Ma non sono contributi dei lavoratori? Non li hanno pagati coi loro soldi? Cosa c'entra la fiscalità generale? I lavoratori da noi pagano cose che altrove pagano tutti come l'assistenza e gli ammortizzatori sociali, ma questo, è ovvio, è meglio non dirlo.

mercoledì 3 dicembre 2014

Terra di lezzo

Se c'era bisogno di un altro esempio da manuale eccoci serviti. Dei criminali puri, Doc, con omicidi e rapine alle spalle decidono di cambiare vita come il Carlitos interpetrato da Al Pacino, ma il destino li risospinge sulla via della perdizione e del delitto. Sicuramente ne faranno una serie televisva. Dunque la capitale d'Italia era (ed è) in mano a questa brava gente che ad ogni tornata elettorale piazza i suoi uomini nei posti chiave a prescindere dalle risultanze del voto, sono intercambiabili, interconnessi e con legami economici che non possono essere messi in discussione ad ogni scrutinio, poi qualcosa va storto e tutto sembra crollare, ma passato qualche giorno sarà tutto dimenticato ed ognuno di loro ritornerà a fare tranquillamente quello che faceva prima. Ne siamo sicuri noi e ne sono più sicuri loro. Domanda. Ma la politica che fine ha fatto se  assessori,  consiglieri, dirigenti di partito sono solo dei camerieri?

domenica 23 novembre 2014

Ursus contro Maciste

Tanti anni fa andavano di moda i film con incontri e scontri surreali: Ercole contro Maciste, Zorro contro il Corsaro nero, ci divertivamo un sacco anche se il finale era scontato perchè quasi sempre alla fine diventavano amici e lottavano per la stessa causa. Giorni fa molti fogli davano la notizia di uno scontro mega-galattico tipo Mazinga contro ufo robot e ci sono tornati in mente molti ricordi di gioventù, la notizia era questa, che la Bce era in rotta di collisione con il parlamento europeo per le politiche di austerità! A rafforzare il tutto poi si aggiungeva la dura(!) presa di posizione italiana contro l'Ue, ma di questo passo dove andremo a finire? Datevi tutti una calmata se no moriamo dal ridere

domenica 16 novembre 2014

Sbatti il fosso in prima pagina

La grande narrazione ci dice che a livello locale i soldi c'erano e non sono stati spesi e che la burocrazia ha fatto il resto  impedendo od ostacolando quel poco che si era avviato, fandonie naturalmente, che solo i nostri giornali riescono a scrivere con naturalezza e cinismo inarrivabile, prima la famiglia ed i bambini, poi, molto poi, forse, la verità, questo è l'ordine delle priorità della nostra stampa. Chi ha firmato il patto di stabilità che impedisce anche di chiudere le buche nelle strade il governo centrale o gli enti locali? Scrivono scrivono le peggiori bugie e non sentono mai il coraggio di provarne vergogna, evidentemente qualcuno, molti, parecchi non hanno neanche provato a risolvere i problemi del territorio, sono tematiche che non portano voti, molti hanno peggiorato la situazione con interventi dannosi e clientelari ma da lì a dire che volendo questi amministratori potevano fare tutto e subito, no,è un oltraggio alla verità.Il governo centrale è responsabile dello sfascio come e più dei comuni e delle provincie grazie a condoni, semplificazioni, leggine che hanno distrutto ogni possibilità di controllo idrogeologico e la situazione peggiorerà con l'entrata in vigore dello sblocca Italia che liberalizza  trivelle e cemento.

venerdì 14 novembre 2014

L'involuzione della specie


Cosa sta succedendo alla politica? La funzione della rappresentanza esiste ancora? come si è evoluto il rapporto tra elettori ed eletti? Sono domande che è giusto porsi, ma trovare risposte chiare non è semplice, andiamo dunque per ordine. Fino all'ultimo governo Berlusconi, nov. 2011 era la politica a dover aderire al corpo elettorale, adeguarsi alle sue esigenze ed alle sue aspettative. Tutto finisce col colpo di mano di marca europea che caccia il cavaliere e mette un uomo solo dietro lo sportello (bancario),da lì non c'è più nessun bisogno di legittimazione popolare, la politica si libera, forse per sempre, dell'esigenza di mediare le proprie scelte col corpo elettorale e con le varie sue rappresentanze, la politica diventa "governance" che non deve più chiedere niente a nessuno, diventa organo autoreferente che risponde solo ai vincoli dell'emergenza, vera o presunta. Ed in caso di elezioni? niente paura perchè QUALSIASI risultato esca dal voto ci sarà sempre pronto per gli anni a venire un governo di unità nazionale adatto allo scopo e legittimato dalla stato di crisi, in un colpo solo così vengono invertiti i ruoli perchè non sono e non saranno più gli organi istituzionali ed elettivi a rispondere ai bisogni collettivi ma saranno questi ad adeguarsi alle direttive del governo, a farle proprie ed a sentirle come necessarie ed urgenti

sabato 8 novembre 2014

Perchè tanta fretta?

Fino a pochi anni fa il mediterraneo ed il vicino medio oriente venivano tenuti sotto chiave, niente doveva turbare l'ordine esistente, niente doveva rompere l'equilibrio su cui si reggeva il tutto, politica cinica allo stato puro ma che aveva una sua razionalità. Poi tutto cambia in brevissimo tempo e l'obbiettivo diventa quello di fomentare piazze e far saltare gli odiosi regimi esistenti. Risultato,caos totale, guerre, e sopratutto perdita di controllo della situazione con bande armate che girano e la fanno da padrone, non rispondendo a niente ed a nessuno, neanche a coloro che li avevano armati ed addestrati. Si può pensare ad una tremenda ingenuità dell'occidente ancora una volta beffato dai suoi ex alleati oppure... L'instabiltà di tutta la zona è una conseguenza voluta e ricercata? Se fosse vera quest'ipotesi ci troveremmo in uno scenario molto molto preoccupante ma noi siamo ottimisti e vogliamo pensare che siano solo dei cretini che non valutano bene quello che fanno. O no?

lunedì 27 ottobre 2014

Toponomastica

Le strade non si toccano; se si guardano i nomi delle vie del nostro amato mezzogiorno si nota una tenacia commovente ma al tempo stesso un diverso modo di vedere e percepire il tempo. Ogni paesino ha una via dedicata ai vecchi re d'Italia, Umberto I,Regina Margherita, Vittorio Emanuele II e sopratutto III, niente e nessuno priverà queste località dei nomi loro amati sovrani ed in effetti nessuno ci ha mai neanche pensato perchè scatenerebbe una rivoluzione popolare incontrollata, tutto ciò  che è venuto dopo di loro ha per il cittadino meridionale un'importanza abbastanza relativa se non nulla, atteggiamento che ricorda quello del furbo diplomatico cinese che alla domanda sulle conseguenze della rivoluzione francese rispose che duecento anni erano pochi per dare una risposta

domenica 12 ottobre 2014

Le mummie cialtrone

 Il grande vecchio del giornalismo non è contento di come vanno le cose, dice e non dice, borbotta, ma dimentica che il ragazzo ( o presunto tale) è anche una sua creatura, allevata, nutrita e svezzata con cura amorevole tra le pagine del suo giornale fin dai tempi della caduta del primo dentino. Adesso si accorge che non è venuto su come sperava, è arrogante, maleducato e non rispetta nessuno (salvo uno).  Ci dice anche che per rimettere in moto il paese non bastano le riforme ma occorre tornare competitivi con aumenti di produttività, più prodotti, più merci con minori costi. Una domanda semplice semplice: per venderli a chi? E' chiaro che il problema principale per tutti i paesi industrializzati è diventato non sfornare più macchine ma trovare qualcuno che se le compri e poi ripetiamo per la miliardesima volta che da noi si lavorà già e da parecchio tempo più che altrove, ma evidentemente, non c'è più sordo di chi non vuol sentire ed è molto più semplice suonare sempre la stessa musica, semplificazioni, produttività, deregulation, privatizzazioni, ed a qualcuno piace sentirla cantare.

domenica 5 ottobre 2014

Taglia e scuci

Sono tornati! Gli Stanlio ed Ollio della rinomata ditta "taglia e scuci", gli inimitabili inventori dell'austerità espansiva, si proprio loro, ne sentivamo la mancanza perchè con loro un pò di buonumore è assicurato. Fanno parte di quella squadra dell'ossimoro così ben compatta e competiva da risultare preminente in tutti i media, abbiamo quelli  che l'aumento dell'età pensionabile aiuta i ggiovani a trovare lavoro, quelli che licenziando facciamo crescere l'occupazione, quelli che tagliando di quà e di là facciamo ripartire i consumi, naturalmente sono fesserie smentite da tutti gli economisti, ma essendo utili ad un certo modo di fare politica, vanno per la maggiore e sono diventate regole irrinunciabili, quasi delle tavole della legge. Verrebe voglia di rimandarli a scuola e costringerli a rileggersi i propri articoli; no, forse sarebbe troppo crudele.

sabato 4 ottobre 2014

Ombrelli in movimento

Certe volte basta solo mettere in fila i fatti, fare solo una nuda cronaca degli avvenimenti e tutto il castello di retorica e di menzogne costruito dai giornali, media e governi  interessati crolla miseramente. Ci dicono che le piazze parlano da sole e che da lì parte un vento di libertà, basta solo che non si oppongano alla globalizzazione perchè in tal caso diventano cattive ed è giusto prenderle a manganellate. Ma torniamo a quelle "buone" che vogliono solo cacciare i regimi cattivi, dopo le rivoluzioni arancioni, le primavere arabe, gli ombrelli cinesi, un bilancio sommario ci dice che sono servite, volontariamente o no, a rafforzari regimi già autoritari, a destabilizzare intere regioni, a creare governi fantoccio. Se oggi è possibile stamparsi e fabbricarsi l'ultimo modello Ferrari in casa, indirizzare pioggie o siccità su luoghi precisi, calcolare la produzione di soia dei prossimi cento anni perchè pensare che riempire o svuotare le piazze di mezzo mondo sia fantascienza? Spesso tra la nostra azione ed il pensiero che ne deriva si inseriscono molte molte cose le trascendono e le cambiano integralmente.

sabato 20 settembre 2014

Fondi pensione

Puntuale come le deiezioni dei neonati è arrivato il nuovo monito del Fmi su lavoro e pensioni, orchestrato alla grande da tutti i media. Il cittadino che accende la radio, guarda la tv, legge i giornali sa una sola cosa, unica e solitaria: che spendiamo troppo, di altro non gli è dato conoscere. I banditi possono avere la maschera e la pistola e rapinare le banche ma molto spesso è molto più conveniente fondarle e poi difenderle con associazioni ad hoc. Sul lavoro nessuna novità, dopo anni di tentativi stanno mettendo le mani sugli ultimi diritti per tornare indietro di almeno 200 anni, sulla previdenza invece vanno oltre le nostre peggiori aspettative, come spiegare altrimenti il nuovo attacco al sistema pensionistico dopo la "cura" Fornero? Simpaticamente loro lo dicono senza alcuna vergogna, il problema non sono le pensioni ma il sistema pensionistico pubblico che sottrae soldi a quello privato, vero approdo sicuro per una vecchiaia serena, quindi giù con dati e previsioni che danno per certo il crac entro breve ma non dicono che i famoso fondi previdenziali rendono poco, sono costosi e sopratutto rischiosi: rischiano di volatilizzarsi secondo le aspettative dei mercati essendo pericolosi prodotti finanziari, niente di più e niente di meno dei micidiali derivati ed hedge found, in sostanza chi si affida a questi prodotti non sa, e nessuno glielo dirà mai che sta mettendo i soldi in un casinò, altro che vecchiaia serena! Inoltre, dove sono i dati comparati Ue? Spendiamo troppo o siamo in linea con gli altri? Nella rete non si trova quasi niente. E' un caso?

sabato 13 settembre 2014

La banda del buco

Domanda semplice semplice, comprereste un'auto usata da uno che fa parte della banda delle camicie bianche? La politica è sempre stata caratterizzata dalle differenze, a volte troppo marcate, a volte lievi ma sempre differenze. Il socialista italiano di craxiana memoria su tante cose la pensava diversamente da quello francese o spagnolo e ci teneva a farlo sapere e la demarcazione si faceva più netta nei confronti delle altre forze in campo, si chiamava politica, in cui il voto esigeva una seppur minima differenziazione. Oggi tutto ciò non c'è più ed il popolare, il conservatore, il socialista ed il democratico possono tranquillamente cantare la stessa canzone, usare le stesse parole e lo stesso linguaggio, è nata un'internazionale del taglio, con personale selezionato ed affidabile che la pensa allo stesso modo su tutto, dove non c'è il minimo spazio per posizioni autonome o fuori dalla narrazione in corso, narrazione che è bene ripeterlo non ammette strade autonome o fuori dal "logos" neoliberista, chi chiede più spesa e più liquidità e meno differenze sociali come minimo viene trattato come uno sciocco che sta bestemmiando. Allora, come si è arrivati a selezionare un'intera classe politica che la pensa allo stesso modo? E' stato un buon investimento, se li sono allevati, li hanno cresciuti ed adesso sono ai vertici delle istituzioni in tutto il mondo, non parliamo di complotto per carità, perchè non ce n'è di bisogno, diciamo che è stata lungimiranza.

martedì 9 settembre 2014

Rapina a mano armata

Il buon revisore, fatto il suo lavoro e orgoglioso di aver contribuito alla grandezza del paese se ne torna al suo umile lavoro al Fmi, dà le ultime indicazioni e spegne la luce. C'è da tagliare 20 o 30 Miliardi di euro entro l'anno, vi assicuro non di più, ma dopo, sarà tutta un'altra musica. Dimenticano di aggiungere che ci vorranno circa vent'anni di rasoiate per riportarci entro i parametri del fiscal compact, parentesi, chi ha firmato quel trattato si è minimamente reso conto di quello che stava facendo? e se si, perchè l'ha fatto? Ha tutelato i nostri interessi? Tra le perle inarrivabili delle ultime disposizioni c'è il taglio degli ecobonus ed il loro rinvio a un dopo indeterminato, si riempiono la bocca di Germania, Germania e poi in molti casi fanno tutto il contrario. Lì hanno puntato alla riqualificazione energetica del patrimonio edilizio con risparmi colossali, da noi si tagliano gl'incentivi al settore. Ci sono o ci fanno? Aldilà dei teoremi possiamo dire, benevolmente, che questi sono totalmente inadeguati a portarci verso un futuro minimamente accettabile

giovedì 4 settembre 2014

Riforme strutturali

Immaginiamo di andare dal medico per un male ai piedi. Guarda, valuta poi da la sua diagnosi: lei ha bisogno urgente di riforme strutturali, subito,abolisca il senato, tolga l'art.18 e faccia le riforme costituzionali senza indugio, se non lo fa rischia l'amputazione. Sarà, ma non mi sembra molto convincente.
Alla riunione con gl'insegnanti la musica non cambia. Suo figlio è bravo, intelligente ed ha molte possibilità ma se non si fanno le riforme dovrà ripetere l'anno, è così ci deve credere, si dia da fare e non perda tempo
L'elettrauto non è da meno, buona macchina dice, ma senza le riforme non avrà vita lunga, mi creda, nel suo interesse, le faccia queste riforme e si toglierà il pensiero
Lei mi guarda seria poi si lascia andare ad un crudele sfogo: Pensavo che avresti fatto le riforme subito, il giorno dopo che ci siamo sposati ma non è stato così
Mi sveglio di colpo, accendo la radio e...

Merito(crazia)

Immaginiamo il prof. John Keating, il protagonista dell'attimo fuggente, alle prese con i test, i nuovi criteri di valutazione che la scuola italiana si sta dando. Quante possibilità avrebbe di insegnare? Praticamente nessuna perchè quelli come lui sono l'espressione di un modo di vedere le cose e d'intendere la scuola all'opposto delle nuove tendenze e fantasia,  coraggio,indipendenza sono considerati non solo inopportuni ma anche pericolosi metodi educativi. La parola d'ordine regina è "merito" ripetuta in tutte le salse, ma come si valuta un docente o peggio ancora uno studente?C'è un criterio per quantificare i risutati degli uni e degli altri? Quali numeri ci informano sulle passioni trasmesse, sulla fiducia verso il futuro e nelle proprie scelte? Tutto ciò che si vuole sono cittadini che sappiano accettare senza tante storie il posto loro assegnato, chi ha ambizioni e forza ma non possibilità non ha speranze nella nuova scuola, per lui non c'è posto, come non ce n'è per i docenti non allineati

mercoledì 3 settembre 2014

L'internazionale dei tosatori

Tra loro si cercano, si conoscono, si apprezzano e si aiutano a vicenda quando qualcuno ha bisogno dell'altro, si potrebbe anche pensare ad una combriccola chiusa ma compatta, che fa quadrato e non lascia spazio agli estranei. Stiamo parlando dei tosatori, stirpe ormai consolidata nelle istituzioni, nelle banche e negli organismi internazionali, quando qualcuno sgarra o va fuori dal recinto, casa, patria e agenzia di rating,viene espulso ed esiliato fuori dalle sacre mura. Naturalmente, al posto dell'ateo viene assunto un devoto fedele del culto dei tagli, di sicura affidabilità e di provenienza bancaria, vedasi il rimpasto lampo nel governo francese dove appunto un giovane cultoredel rigore e del libero mercato ha sostituito il miscredente che aveva osato mettere in discussione il credo aziendale e la fede nello spread. Adesso il ggiovane premier francese viene a godersi il suo trionfo da noi, ospite del festivalone che sicuramente lo acclamerà come un eroe insieme alle nostre fotogeniche ministre.Dateci una cesoia e vi solleveremo il mondo, non sembrano chiedere altro.

mercoledì 27 agosto 2014

Terra bruciata

Cosa sta succedendo? Per quasi vent'anni un omino buffo aveva tentato di imporre il suo modo di vedere le cose, con alcune c'è riuscito, con molte altre, no, per l'opposizione dura di di tutto un movimento d'opinione e di buona parte della stampa, poi questo signore, per motivi inspiegabili (gli erano state aperte tutte le porte) decide di andare all'opposizione, miracolo dei miracoli, tutto ciò che non gli era riuscito da presidente lo ottiene da ex. Ricapitoliamo, un governo di "sinistra" in pochi mesi attua tutto il piano B: riforma della scuola che smantella quel poco che rimane di pubblico, defiscalizza le paritarie, decreta il merito unico fattore da valutare e seppellisce l'uguaglianza di accesso e possibilità. Riforma il mercato del lavoro secondo la classica cura della macelleria sociale, riforme istituzionali illiberali e fraudolente che danno tutto il potere a forze ampiamente minoritarie, privatizzazioni, tagli selvaggi al welfare perchè "non ce lo possiamo più permettere", attacco ai beni comuni con la scusa dello smantellamento delle partecipate,riforma della giustizia E' sparita qualsiasi opposizione credibile, forse è proprio questo il motivo di tanta fretta, un momento così non dura in eterno (per loro, beninteso) e va sfruttato al massimo. Non c'è più alternativa, hanno creato un modello unico, irripetibile e indiscutibile: così è, per il vostro bene accettate tutto e non mettete indiscussione niente. Se lo fate ve ne pentirete.
PS: tutto quello che sta succedendo da noi è già successo in Argentina. Se avete tempo, guardatevi il bellissimo film "Diario di un saccheggio" di Fernando Solanas, lì c'è anche il finale della storia.

sabato 23 agosto 2014

Guerre democratiche

Quasi un anno fa tutti aspettavamo l'attacco occidentale alla Siria, era questione di ore ci dicevano, ma quello che deve essere fatto va fatto senza tentennamenti ed incertezze perchè lì sono in pericolo  i nostri valori, tutto quello in cui crediamo, calpestati da un dittatore sanguinario che deve essere rimosso ad ogni costo. Poi l'attacco non ci fu e molti nostri grandi editorialisti, penne supreme del giornalismo rimproverarono Obama per la sua ritrosia ad intervenire, grave errore dissero, i nomi di questi geni si potrebbero fare senza alcuna difficoltà ma gli archivi dei giornali sono facilmente consultabili e ci evitano la fatica. Dopo una anno è probabilissimo un intervento occidentale per aiutare e sostenere lo stesso dittatore che prima si voleva bombardare e tutto il codazzo di pennuti assortiti adesso sono lì che reclamano i bombardamenti umanitari con Assad alleato contro la marea fondamentalista. Ecco, questi signori non provano mai un pò di vergogna? O sanno scrivere solo sotto dettatura?

sabato 16 agosto 2014

Avanti un altro (imbecille)

Probabilmente li pagano un tot al chilo, o forse contando le parole e le virgole perchè ragionando sul senso di quello che scrivono meriterebbero solo dei calci nel sedere, non per partito preso naturalmente ma per il rispetto che si deve alla logica ed ai numeri. Un tizio, forse un giornalista (?) ci dice che l'Europa col 7% della popolazione spende il 50% del welfare mondiale ed è questo che la portando alla rovina! Torna dopo una parentesi breve la famosa frase che per un pò, forse per pudore veniva sottaciuta: Non ce lo possiamo più permettere, ricetta, meno tasse e meno spese e tutto ripartirà. Quante volte l'abbiamo sentita questa musichetta? Tante, troppe volte. I tagli producono recessione, calo della domanda, disoccupazione? E' solo perchè non si è tagliato abbastanza, come quando i medici facevano morire i pazienti con i salassi e le purghe, unica terapia consigliata ed applicata, ma loro dicevano che era colpa del ritardo nell'applicazione delle cure, che se fossero stati chiamati prima avrebbero senz'altro dato ottimi risultati. Cari Editorialisti, non vi viene il dubbio che le vostre fesserie seriali e ripetitive non convincano più nessuno? Fatevelo venire questo dubbio e non pensate sempre al frigo pieno

Rete annullata

Nella seconda metà degli anni '70 esplose il fenomeno delle radio "libere", migliaia di emittenti, cronache, telefonate a valanga degli ascoltatori che commentavano in diretta ogni cosa, ogni avvenimento. Tutto faceva notizia tra fesserie, cronache locali, politica e dibattiti improvvisati ed estemporanei, poi le piccole radio chiusero una dopo l 'altra per inedia o perchè divorate dai grossi network e piano piano la situazione è diventata quella di adesso: poche frequenze attive e rigorosamente in differita, la diretta è stata quasi abolita, meglio un bel nastrone che trasmette musica e notizie a ciclo continuo senza alcuna possibilità per l'imprevisto o peggio per l'irruzione della nuda cronaca. I contenuti vengono trattati, manipolati, resi innocui e poi trasmessi seconda le esigenze del momento. A 40 anni di distanza ci risiamo, dopo la sbornìa da Web, si ritorna coi piedi per terra, l'illusione anche stavolta è durata poco, motori di ricerca, provider, si sono messi all'opera per costruire dei bei guinzagli per dirigere l'utente collegato dove vogliono, per fargli vedere ciò che vogliono e sopratutto non fargli vedere ciò che non vogliono. Esagerazioni? Può darsi ma date un'occhiatina a you tube, ai social, e vi accorgerete che l'informazione non è quella che arriva ma quella che esce, filtrata, addomesticata, resa docile dalla sparizione di immagini e situazioni non coerenti con la narrazione in corso

mercoledì 13 agosto 2014

Idee per la casa

Siamo  un popolo bizzarro, sempre sul punto di essere dichiarati finiti ed al capolinea ed invece sempre in piedi, nonostante tutto e tutti. Ecco, il punto è questo, chi è che frena queste incredibili capacità e ci condanna ad un presente mediocre ed a un futuro misero? In un mondo che cambia ad un ritmo vertiginoso e premierà le capacità innovative ed i modi nuovi d'interpetrare il mondo e le nuove tecnologie, perchè ci dobbiamo tenere una classe dirigente che reputa come prioritarie scelte obsolete, costose e che divorano risorse e territorio? Se andiamo ad analizzare in dettaglio queste scelte c'è da rimanere congelati dalla paura, ma davvero pensano di risolvere i nostri problemi cercando il petrolio nell'adriatico, facendo inceneritori,scavando buchi per farci passare il niente,costruendo raccordi e tangenziali inutili, costruendo fin dove non si può più costruire perchè abbiamo esaurito il territorio? Ma questi ci sono o ci fanno? Probabilmente buona la seconda. Mentre tutti ormai cercano, e spesso trovano, sistemi che creano energia pulita dai propri rifiuti, noi ci affidiamo alle sempre valide discariche dove si guadagna non in base al riciclo ma solo in base al peso di quello che entra,mentre tutti abbandonano il fossile noi scandagliamo il mare e trivelliamo la pianura padana per ricavarne risorse infime e danni irreversibili. Dove sono le infrastrutture leggere tipo una rete connessa e veloce? dove i raccordi ferroviari? dove stanno i piani  per il controllo geologico? dove i piani per le acque? dove le innovazioni utili per la nostra piccola e media impresa? dove le risorse per la ricerca? Tutta questa voglia di nuovo viene compressa e relegata ai margini, ma potrebbe venir fuori. La loro paura è proprio questa.

Il nuovo che arretra

la cosa più sorprendente è il silenzio. In un passo del suo libro più famoso Malaparte ci racconta della scomparsa del suo amato cane, lo ritrova in una specie di canile in condizioni indescrivibili insieme con gli altri sfortunati compagni che condividono la sua sorte, ebbene il buon Curzio ci dice che la cosa più insopportabile non erano le sofferenze di quei poveri animali ma il loro silenzio, non un ululato, un lamento, niente: gli erano state recise le corde vocali. Che fine hanno fatto i movimenti d'opposizione, le voci discordanti dal coro? Qualsiasi paese può sopravvivere anche con pessimi governi ma mai senza una buona e solida opposizione, forze d'opinione che spingano in questa o quella direzione, se manca tutto questo le tentazioni autoritarie sono quasi inevitabili. I mille rivoli del malcontento sono monitorati, controllati in modo che non si possano mai ricongiungere e unificarsi creando qualcosa di veramente alternativo agli equilibri di potere in corso e quando ciò avviene (o c'è il sentore che possa avvenire) ci si premura di sgretolare il fronte dall'interno, con defezioni, compravendite o minacce. Sono invincibili? al momento attuale sembrerebbe di sì, niente succede e avviene senza che possano prevederlo e controllarlo e la famosa rivoluzione del Web si sta dissolvendo con la stessa rapidità con cui era nata. Ma mai dire mai.

martedì 5 agosto 2014

la prevalenza del cretino

Dunque, ottimo e gentile professore, ho letto con attenzione il suo editorialone del martedì e vi ho trovato tante falsità ed inesattezze tali da sconsigliarmi di seguire i suoi corsi. Prima bestialità degna di un discorso da bar: uno che va in pensione con 42 anni di lavoro e campa trent'anni diventa un peso per la comunità.Qui la matematica non le viene in soccorso, anzi. Seconda bestialità le pensioni sono pagate dai contribuenti (?), ma cosa sta dicendo, ma dove lo ha letto, dove ha studiato. Le pensioni sono erogate non dalla fiscalità generale ma dai contributi versati dei lavoratori che sono due cose diverse. L'Italia poi è uno dei pochi paesi in cui tali contributi coprono anche le spese assistenziali, assicurazioni, infortuni, cassa in deroga, ove tali spese altrove sono coperte dalla fiscalità generale. Un bel ripassino no? Perchè non dite chiaramente che il discorso sulle pensioni è solo ideologico? Non ha niente a che fare con i numeri ed i bilanci, ciò che si vuole è far passare il lavoratore dall'officina (o dall'ufficio), alla bara, senza tappe intermedie. Ditelo, ditelo e forse la gente se ne farà una ragione

giovedì 31 luglio 2014

In morte di un giornale

Non è mai piacevole parlare di di un trapasso specie se il defunto è un gloriosissimo giornale, nei commenti odierni molti cercano di capire ma nessuno affronta il nodo principale: la pessima qualità dell'informazione che a lungo andare allontana dall'acquisto anche il più volenteroso lettore. Quando il tono, l'impaginazione, i commenti e la filosofia del giornale rispecchiano una subalternità sconcertante rispetto al potere in corso, cosa ci si può aspettare se non una fuga massiccia dalle edicole? Comincino a valutare anche la scarsa qualità del prodotto, partano da lì e poi magari cerchino di ricominciare

domenica 27 luglio 2014

Relitti di stato

Tra un pò di anni, tanti , si riderà di questa italietta piccola e meschina, chiusa nei suoi piccoli sogni e nei suoi ancora più piccoli e desolati maneggi di una cricca di delinquenti. Ci si contenta di poco, ci basta un relitto portato in giro per il mediterraneo e ci sentiamo grandi.  Quando questo manipolo di briganti faceva ancora il liceo noi le navi le costruivamo, le più belle e le più grandi del mondo, avevamo la più avanzata cantieristica da lì uscivano transatlantici, mercantili, navi da guerra, yacht, pescherecci e quant'altro galleggiasse e andasse in giro per gli oceani, poi si è deciso di smantellare e regalare tutto questo per due lire "agli investitori esteri", eufemismo per dire di gente che viene, compra,chiude, e chi s'è visto s'è visto. Adesso  siamo contenti di demolirle, lo consideriamo un grande risultato degno di un grande paese. Sarà difficile spiegare tutto questo ai nostri nipoti

sabato 26 luglio 2014

Ritorno all'ordine

Coincidenza casuale ma non per questo meno significativa dei tempi. Il giornalone lombardo nella sezione culturale segnala un libro sul dolore e la sofferenza di un padre  alla disperata ricerca di una soluzione per la malattia mentale del figlio. Il commentatore del libro ci tiene a rimarcare che questa soluzione, una delle soluzioni viene trovata con l'elettrshock, da non demonizzare sempre e comunque e da rivalutare perchè aiuta a resettare i cattivi ricordi. togliendo così alla fonte ogni motivo di alterità. Sono temi spinosissimi e dolorosissimi per chi li vive quindi da trattare con il massimo rispetto e la massima cautela. Non commentiamo.
Sul giornalone romano, culla della cultura "liberal" nostrana c'è una paginona dedicata alla contestazione del femminismo da parte di ragazze che vogliono tornare a sentirsi realizzate crescendo i figli e cucinando, demolendo il mito "della donna completa" nato in questi ultimi anni. Si fa notare che le madri, quasi sempre vecchie militanti del movimento, non ci stanno e contestano le figlie. Si noti il raffinatissimo artificio retorico già usato in altre occasioni ma sempre efficace: chi difende libertà e modi pensare, diritti civili e welfare viene derubricato come passato, anticaglia che si frappone tra i giovani ed il futuro. ce n'è abbastanza per dire che si avverte un'aria di "ritorno all'ordine"? Qui non stiamo parlando di fogliacci di destra, teocon e similari, no, stiamo parlando delle letture colte, progressiste, fogli nobilissimi di un'Italia che fu ( o tentò ) di essere moderna. Se poi aggiugiamo il ritorno alla realtà, la riscoperta del padre, la democrazia diretta e comunicativa contrapposta a quella parlamentare forse il concetto viene chiarito meglio

giovedì 24 luglio 2014

Te la do io la scienza

Siamo al tempo della "Scienza", unica, indiscutibile, perfetta, oggettiva ed al di sopra di ogni giudizio, una nuova teologia da prendere così com'è, senza dubbi o remore, quasi un atto di fede. Naturalmente una scienza così non è mai esistita ed i primi a saperlo sono proprio gli scienziati che sanno che per ogni problema c'è non la "verità" unica ed assoluta ma un ventaglio di soluzioni da cui prendiamo la più conveniente per le nostre esigenze. Da un pò di tempo ministri, sottosegretari e sottospecie varia ci raccomandano di diffidare delle imitazioni e col ditino puntato ci dicono che "loro" vigilano per far trionfare l'unica, vera scienza e scoprire i ciarlatani che attentano alla nostra salute con procedure non scientifiche e non approvate dagli appositi organismi di controllo. Allora, con ordine, per ogni malattia o semplicemente per ogni processo biologico non esiste "la cura" assouta e perfetta, si sceglie di solito quella che offre le maggiori percentuali di guarigione e minori casi di effetti patogeni, punto, niente di più e niente di meno. Ergo, i veri ed unici, insuperabili ciarlatani sono coloro che vogliono far passare la linea del pensiero unico, totalizzante e che non lascia spazio per nessuna alternativa di scelta, è così perchè te lo diciamo noi e tu cittadino puoi solo adeguarti alle nostre direttive, buone, giuste e "scientificamente " provate. Pensateci, quanti modi ci sono di guarire dal mal di pancia? Tanti e tutti più o meno efficaci, ma se a questi signori venisse in mente di rendercene disponibile solo uno dichiarando tutti gli altri pericolosi ed illegali?

mercoledì 23 luglio 2014

Freccia rossa con riforme

.C'era in un vecchio film una scena molto edificante, salendo sul treno il protagonista cerca un posto e aprendo gli scompartimenti  trova tutti i viaggiatori che discutono della stessa cosa e nella stessa maniera che nel caso specifico era la pena di morte, necessaria, utile ed urgente. Apri i giornali e trovi la stessa situazione, si parla delle pioggie, dei conflitti in giro per il mondo, della campagna acquisti dell'inter, del premio letterario tal dei tali, sempre a chiusura dello scritto si invocano le riforme senza le quali l'Inter non vincerà mai più, i bambini faticheranno a mettere i dentini e le galline a fare le uova. Insomma un disastro, facciamole subito queste riforme così almeno questi mentecatti con la penna in mano ed il tovagliolo al collo la finiranno di sfinirci. Battuta dell'anno, un tizio forse giornalista, chissà, ci dice che la Germania sta pensando di alzare i salari, ma noi, soliti italiani non facciamo le nostre riforme. Caro coglioncello e se provassimo anche noi ad alzare i salari?

martedì 22 luglio 2014

Reato nella culla

C'è stata una sentenza della corte che ha dato una spallata definitiva alla L40, quella targata Cicciobello, ma dicono in alto loco finchè non ci sono le norme attuative, tutto rimane come prima. Emerita scempiaggine perchè anche i bambini sanno che le norme decadute non hanno più valore e si torna alla vecchia legislazione senza bisogno di aspettare nuove regole, o no? Per lor signori sembra di no, non si danno per vinti ed il reato sembrano dire, sarà perseguito culla per culla con indagini accurate e pene adeguate per i trasgressori, così da far passare l'abitudine di considerare la maternità e la paternità come fatti privati.
Che nessuno ci dica cosa dobbiamo fare per carità, perchè noi vogliamo solo la sicurezza dei cittadini e per carità non metteteci fretta, faremo, diremo, a tempo dovuto, settembre? ottobre non bisogna fare le cose avventatamente, stiamo provvedendo ad una banca  nazionale degli embrioni, dopo dobbiamo dare un nome ed un corredino a tutti gli embrioni, poi quando avranno 18 anni saranno consegnati alle famiglie che ne faranno richiesta.
Abbiamo un pò esagerato i toni da sacrestia, ma non più di tanto, la realtà (purtroppo) supera di molto la fantasia. Come definire questa gente? Cialtroni, semplicemente cialtroni

domenica 20 luglio 2014

Te la dò io la notizia

Che cos'è l'informazione oggi? E' sopratutto necessità, dare e dire solo ciò che è utile e conveniente per non ostacolare la narrazione in corso. Si dirà che non è una grande novità, da che esistono i giornali esiste anche la voce ufficiale che ci dice ciò che è giusto e ciò che non lo è, perchè stupirsene tanto se succede ancora? perchè giorno dopo giorno scompaiono i semitoni e le dissonanze, se fino a poco tempo fa era facile distinguere le diverse voci, le differenze, seppur minime, oggi non è più possibile perchè è tutto un coro ad una nota sola, si può leggere il Corrierone, l'Unità, Il Manifesto, il Fatto, la stampa e quant'altro senza notare nessuna differenza tra l'una e l'altra pagina, una melassa che sta in piedi solo perchè c'è qualcuno che "aiuta" dal momento che sono sempre meno quelli che comperano i quotidiani ( come dargli torto ?). Ci sono diverse tecniche, la più usata è il mantra, continuo, ripetitivo del "é così e non ci possiamo fare niente", la grande crisi ci obbliga a scelte dolorose ma inevitabili, prima si fanno e meglio è per tutti noi. Non pensi che sia così? Allora sei intollerante e fuori da ogni regola civile. Lasciaci lavorare per il bene di tutti. Poi c'è la tecnica della pesca a strascico, si va e si fa piazza pulita raschiando il fondale, scorticandolo fino alla roccia per non lasciare niente di vivo, ma se nonostante tutto, qualcosa dovesse sfuggire infine c'è la tecnica del pirana, attacchi veloci e massicci per distruggere l'obiettivo e divorarlo. Esempi? quanti ne volete, dal caso stamina ai no-tav, al M5S, raid mirati, precici e devastanti che colpiscono ed abbattono con un solo ed unico "clic" misteriosamente partito da tutti i mezzi d'informazione nello stesso istante e con lo stesso obiettivo. Infine c'è il capitolo dei maghi, cioè di coloro(quasi tutti) che hanno la spiegazione pronta, all'istante,se c'è un grosso avvenimento, doloroso e traumatico, facciamo l'abbattimento di un aereo civile, loro sanno subito, prima di qualsiasi accertamento, di qualsiasi indagine chi sono i cattivi, a prescindere. Grande giornalismo.

venerdì 18 luglio 2014

Riforme (?)

Ho la macchina vecchia e malandata, con le componenti principali, carrozzeria, motore, sistema elettronico ormai al collasso, ma con mia grande sorpresa il meccanico mi dice che si risolverà tutto con nuove norme sul cambio di proprietà, nuove semplificazioni sulle procedure burocratiche, nuove norme sulle immatricolazioni. Cerco di spiegare che la mia macchina ha bisogno di un lavoro ed una revisione all'interno della sua struttura meccanica, non fuori, ha bisogno urgente di modifiche ed innovazioni altrimenti diventa un ferrovecchio. No, mi dice,lei non ha capito niente, ci vogliono le riforme istituzionali, solo così si eviterà il peggio. Spero solo che il mio meccanico non diventi mai presidente del consiglio

lunedì 14 luglio 2014

Concordia nazionale

Certo che lì, in quel modo ed in quella posizione, non poteva restare, elementare ed ovvio. Ma siamo sicuri che non c'erano altre soluzioni? In questi due anni quell'enorme relitto è diventato nel nostro immaginario qualcoda di diverso da quello che è, cioè un gigantesco ready made da ammirare, guardare, un'opera d'arte che neanche Duchamp avrebbe immaginato nella sua funerea solennità ed estraneità alla sua funzione originaria I soliti imbecilli dicevano che avrebbe rovinato il flusso turistico dell'isola, gente dotata di scarsissima fantasia e di ancor meno capacità, come purtroppo sempre più succede: stanno lì attaccati con la colla, hanno paura di tutto e di tutti, men che meno delle novità e delle idee nuove. Tra le tanta cose che si sarebbero potute fare c'era anche la possibilità di un'immenso, unico nel genere, albergo gallegiante. Messo in sicurezza, stabilizzato, ancorato in modo stabile e definitivo sarebbe potuto diventare un'attrazione irresistibile per turisti e coppiette in viaggio di nozze. Carissima Concordia, che il cantiere di demolizione ti sia lieve.

lunedì 7 luglio 2014

Liste bianche

Dal momento che le liste nere sono una cosa brutta, proviamo ad elogiare i bravi giornalisti piuttosto che denigrare i pessimi. Allora se un giornale pubblica in una pagina sette od otto foto del nuovo Pericle. è una cosa ottima e bisogna dire grazie al bravo direttore che ha colto il momento di grande cambiamento del paese. Se in un articolo si dice che il mondo aspettava solo lui e che quindi dobbiamo essere felici per la sua venuta tra di noi, dobbiamo dire grazie, grazie, perchè coglie tutte le nostre aspettative. Se in un articolo si dice che solo LUI può salvarci dobbiamo ringraziare perchè ci dice il vero ed il giusto, che il  "Logos", il verbo, è con noi e non ci abbandonerà. Se in articolo ci si dice che chi non vuole "le riforme", quelle riforme, targate PD-FI è contro il paese e contro i giovani,si dice una cosa che tutti i giornalisti di buonsenso dovrebbero scrivere. Perchè non lodare il Re tutti assieme, in coro? Perchè intestardirsi a non riconoscere la sua missione divina e salvifica? Bravi, bravi, giornalisti, che la verità sia sempre con voi.

mercoledì 25 giugno 2014

Direttive aziendali

Circolavano ieri mattina tre letture dell'avvenimento del pomeriggio:
1 Buona prova dell'italia che passa e convince. Questo è il paese che sta nascendo, nuovo, intraprendente e capace di andare aavanti senza avere bisogno dei vecchi riti e delle vecchie faccie, capace di innovarsi e di reinventarsi un futuro, molto c'è da fare, ma questa indicata dai nostri ragazzi è la strada giusta, facciamo tutto quello c'è da fare senza guardare troppo agli interessi particolari della casta e delle burocrazie sempre in agguato per frenare la spinta innovativa della nazione.
2 L'Italia passa ma non convince. C'è ancora molto da fare e da lavorare per far decollare il paese, ma la strada è quella giusta, contro la palude e l'immobilismo.
3L'Italia viene INGIUSTAMENTE eliminata da decisioni arbitrali discutibili. Ma a perdere è anche quella parte del paese che si ostina mettersi contro le innovazioni e difende i propri interessi di casta, ecco quello che è mancato è quel senso di spavalda novità e sicurezza nel futuro che già c'è nella parte migliore della nazione. Se avessero preso esempio da chi ci guida le cose forse sarebbero andate in modo diverso.

lunedì 9 giugno 2014

(Grandi) Opere pie

La soluzione è sempre la stessa, arresti, furti colossali di soldi pubblici, corruzione, ma.. si va avanti come se non fosse successo niente. L'opera è inutile, dannosa per l'ambiente e tremendamente fuori da ogni ragionevole calcolo di spesa? Si va avanti, certamente semplificheremo le regole, daremo più soldi e faremo meno controlli, non vi basta? Diremmo che è il massimo. Tra le grandi opere indispensabili per il futuro del paese suggeriremmo una bella funivia che colleghi il centro di Milano alla cima del monte Bianco in previsione dei prossimi mondiali di sci. Opera strategica, utile ed indispensabile per far ripartire il paese.

martedì 3 giugno 2014

Scrutatore non votante

Ironìe, sorrisini sulle perplessità circa l'esito del voto, niente di nuovo e niente d'inaspettato ma vale la pena parlarne. In questi mitici vent'anni sono successe molte cose che hanno cambiato in modo radicale molte nostre certezze,non è stato il grande vecchio, non sono stati gli uomini col cappuccio, ma qualcosa, molte cose sono andate via via deteriorandosi, in primis, il nostro rapporto con le istituzioni. Come negare che chi va al voto prova un senso d'incertezza e di smarrimento? Togliamo di mezzo le supposizioni, i dubbi, le recriminazioni e soffermiamoci sul dato certo che ultimamente i flussi elettorali hanno riservato molte sorprese, exit-poll, sondaggi, spazzati via dai risultati reali non una ma molte volte, rimonte delle ultime ore, quasi azzeramento delle schede bianche e nulle, incroci numerici miracolosi che come al bingo, assicurano la vittoria, scrutini che durano più di una settimana, discordanze macroscopiche dei numeri certificati tra un passaggio e l'altro delle schede, irregolarità delle liste scoperte ed accertate quando già la legislatura è quasi finita. Un rimedio urgente sarebbe la pubblicazione in rete IN TEMPO REALE dei risultati delle sezioni. Elementare Watson. Forse troppo per i nostri gusti

domenica 1 giugno 2014

Una risata ci seppellirà

Il buon politico dice una cosa, poi con maestria si corregge ma il messaggio è stato lanciato.Non siamo davanti a delle analisi, a dei dati scientifici, è solo ideologìa, la vecchia cara ideologia che ci dicevano sepolta col crollo del muro di Berlino. Siamo diventati il paese con la più alta età pensionabile al mondo ma il nostro ci dice che andrebbe alzata ancora. Da un punto di vista macroeconomico I'ultima riforma è stata devastante perchè ha creato un tappo che non aiuta i vecchi e sopratutto non aiuta i giovani come ci volevano e ci vogliono  far credere, è solo ideologìa, pura ideologia perchè fa parte di uno di quei comandamenti su cui si regge il neoliberismo: le uniche pensioni buone sono quelle dei fondi privati, le altre sono da demolire. Se io vendo qualcosa che non sta in piedi, che è un cumulo di bugìe,elaborata su dati falsi, ho il diritto di essere chiamato cialtrone?

giovedì 29 maggio 2014

Gli asini volano

Cerchiamo di analizzare a mente fredda i fatti. Come da previsione in tutta europa vincono i movimenti euroscettici, in Inghilterra sono il primo partito, in Grecia anche, in Francia pure e dove ciò non succede i partiti al governo prendono tutti delle sonore batoste. In Italia no, non succede niente di tutto questo perchè il primo partito di maggioranza addirittura raddoppia i voti. Può anche succedere, siamo un paese unico e strano ed il giudizio del corpo elettorale è sacro, ma non basta perchè da noi è successo qualcosa in più: I votanti sono entrati nel seggio con in testa un voto e ne sono usciti con un altro, hanno cambiato idea in quel brevissimo lasso di tempo, può succedere anche questo, ma non è finita qui, perchè all' uscita dei seggi negano tutto. può succedere anche questo. In tutta Europa gli exit-poll  hanno rispecchiato fedelmente gli esiti del voto, da noi hanno fatto ridere, può succedere, perchè noi siamo un paese strano. Sono successe tanta cose ma non è il caso di farla complicata.

domenica 18 maggio 2014

Salario minimo

Il muro piano piano si sta sgretolando e l'equazione rigore uguale crescita non convince più, non attira l'adesione incondizionata degli stati occidentali come succedeva fino a poco tempo fa. Ultimo tasselo che se ne va per conto suo ( o meglio tenta di farlo) è la Svizzera con il referendum sul salario minimo, che detto per inciso equivarrebbe quasi al triplo dei nostri stipendi. Lapalissianamente si sono accorti che se la gente non ha soldi non spende e tutto si ferma, elementare, ma da noi la logica imperante è ancora e sempre " non ce lo possiamo permettere", rigore, tagli, sacrifici. Il vecchio contadino diceva mestamente all'amico che l'asino era morto proprio quando si stava abituando a non mangiare, ecco, non vorremmo fare la fine di quell'asino. In Giappone un governo di "destra" ha rivoltato la politica economica del paese e dopo vent'anni di bassa crescita e di austerità ha inondato la nazione di denaro fresco, che, guarda caso, neanche lo avessero fatto apposta, ha fatto ripartire consumi e produzione. Stessa musica da qualche anno anche in america ed i risultati si vedono anche lì. Altro punto essenziale, in una società che va verso la meccanizzazione quasi totale delle mansioni lavorative, dove in parole povere, poverissime, il lavoro sta scomparendo, è così utopistico pensare ad un reddito garantito per tutti? Sono cose che i nostri politici dovrebbero cominciare a prendere in considerazione, ma, prima saggiamente, aspettano ordini da chi li tiene lì.

mercoledì 7 maggio 2014

Laboratorio Bologna

Ormai da anni  Bologna è associata al declino di un modello di welfare divenuto, dicono, obsoleto e fuori dalla "grande necessità" a cui tutti dobbiamo sottostare, quindi non può essere fatto niente che non abbia una buona contropartita economica, che non renda in termini di profitto, questa è la regola n 1, 2, 3, 4 ecc. della legge di murphy, ma certe volte c'è della gente che si mette di traverso e non fa andare le cose per il verso desiderato, organizzano referendum, dichiarano l'acqua bene comune, vogliono sapere e decidere, mettendosi contro tutte le istituzioni , i rappresentanti ivi eletti, che guarda caso, fanno muro: è stato deciso così, non c'è nessun motivo di cambiare le regole che noi, abbiamo scritto, ma poi sotto la spinta di questi nuovi movimenti devono se non altro far finta di prendere in considerazione le loro motivazioni. Ogni giorno vengono serviti nelle mense comunali 18.000 pasti, per bimbi e ragazzini, i genitori contestano la qualità, il prezzo, le modalità igieniche ma all'inizio si sentono dire che è tutto OK, non c'è niente di cui lamentarsi perchè è stato deciso tutto per il meglio e per la salute dei bimbi. Detto fatto e le mamme ed i papà organizzano uno sciopero della pappa che ottiene una larghissima adesione. Risultato: ma trattiamo perbacco, non ci eravamo capiti. Il futuro della politica è questo, piccole lotte, circoscritte, ma da portare avanti compatti e senza compromessi

venerdì 2 maggio 2014

Nullità al potere

Mentre il mondo cambia con una velocità inaudita, mentre venti di guerra soffiano sempre più forti molto, molto vicini alle nostre frontiere che cosa fanno i nostri al comando? La cosa che hanno fatto da secoli e che evidentemente sanno fare meglio: i camerieri, infatti con un servizio impeccabile servono riforme "à la carte", pronte e servite ai tavoli secondo i gusti e le convenienze dei committenti. Da oltre vent'anni stanno sistematicamente distruggendo il tessuto industriale del paese perchè la regola del "mercato" impone di regalare i settori strategici e di lasciare tutto alle forze sane della globalizzazione. Che stanno divorando ciò che era stato fatti negli ultimi 60 anni. Il lavoro cambia, sparisce, viene automatizzato ma i nostri pensano che la soluzione unica sia la flessibilità e la deregulation, evidentemente la sanno più lunga di quello che vogliono far credere perchè il loro obbiettivo è "la tabula rasa" del nostro apparato industriale e ce lo dicono in maniera franca: ma noi abbiamo l'arte, le bellezze naturali, a che ci servono le fabbriche? Se ci fossero ancore le pecore e gli zufoli per loro saremmo un paese perfetto, da cartolina.

sabato 19 aprile 2014

Fine delle ideologie?

Con l'89 e la caduta del muro ci dicono, sono finite anche le ideologie, le grandi narrazioni e siamo tutti più liberi. I dubbi a tal proposito son venuti da subito e nel corso degli anni sono diventati certezze, ma quale fine delle ideologie, quale morte delle utopie se ci ritroviamo nel pieno di un mega pensiero dominante? Nel pieno di una narrazione fantastica ? Questo è il migliore dei mondi possibili, nessuno si deve quindi sforzare di migliorarlo perchè va bene così com'è,qui tutti possiamo diventare qualcos'altro da quello che siamo, basta solo volerlo e nessuno potrà impedircelo, qui comandano i (pochi) ricchi che decidono sulle vostre vite, ma lo fanno a fin di bene per far diventare tutti ricchi, qui si va avanti da soli, gli altri ci sono un ostacolo alle nostre legittime ambizioni,qui le mie capacità, astuzia, cinismo,mancanza di sentimenti contano molto di più dei miei meriti e delle mia istruzione, qui qualsiasi centesimo speso per gli "altri", diversi da me, sono soldi buttati, non remunerativi.

martedì 15 aprile 2014

Kim Jong-Il

Ogni giorno è una vittoria, una nuova frontiera abbattuta, il nuovo che avanza con il futuro radioso che ci apre le sue porte, il grande timoniere ci guarda e ci rassicura, con lui siamo in buone mani e non dobbiamo aver paura di niente. No, non ci riferiamo a Kim Jong-Il e gli organi di stampa che ne lodano le gesta non sono bollettini di partito ma "liberi" fogli d'informazione nostrani, storiche testate al servizio della verità, sempre e comunque. Cosa sta succedendo? Abbiamo una maggiornaza strana, con pezzi quà e pezzi là che sembrano quasi interi ed un'opposizione dura e pura: il rinato partito di F.I. ma veniamo al punto, si è mai vista un'opposizione che governa e detta le condizioni, mette i nomi giusti al posto giusto, contratta i futuri assetti dello stato,stringe patti d'acciaio tra strette di mano e strizzatine d'occhi? Forse solo il compagno Timoniere potrebbe darci una risposta precisa e competente, ma lui lì in Corea ha altro a cui pensare e ci lascia nel dubbio

sabato 12 aprile 2014

Nostalgìa canaglia

No, non ci siamo forse una messa a punto, una revisione, una sosta in garage sarebbe utile ed opportuna. Il fatto è che nonostante tutti gli sforzi non riesce ad essere convincente come lo era il suo maestro, annaspa, ripete le cose , anzi, a volte dà l'impressione di non credere neanche lui a quello che dice, cerca di essere disinvolto, spigliato, moderno nel linguaggio e nei modi ma alla fine risulta inadeguato anche per vendere enciclopedie. Rivorremmo indietro l'originale, l'unico inarrivabile imbonitore che a tue spese ti fa arrivare in casa il libro fotografico della sua vita. Da questo (ex) ragazzo non compremmo neanche un'astuccio di pennarelli.

venerdì 11 aprile 2014

Hanno la faccia come il cubo

I fatti, puri e sfrondati dalla retorica Repubblichina sono semplici e chiari. C'è un parlamento abusivo, fatto con una legge incostituzionale, c'è un governo che governa con numeri e premi di maggioranza illeggittimi, c'è il capo di una presunta opposizione, opposizione più che altro surreale e virtuale che ha perso i diritti civili e non può votare nè andare all'estero, c'è il fondatore di questa entità politica latitante, ci sono stati tre presidenti del consiglio designati dall'alto senza nessun lascito elettivo, c'è una maggioranza che va avanti con decreti e voti di fiducia, ma... nonostante tutto questo.. va tutto bene Madama la marchesa e si avanti come se niente fosse, e si mettono le mani su una settantina di articoli della costituzione perchè il paese "ha bisogno delle riforme". Con tutti gli argomenti democratici a disposizione bisogna invitarli a non farlo, non hanno la leggittimità rappresentativa e non sono stati eletti da nessuno. Può bastare?

lunedì 7 aprile 2014

Siamo tutti europei (?)

La discussione va avanti e man mano che la data delle elezioni si avvicina diventa un monologo perchè ogni giornalista, ogni commentatore cerca di guadagnarsi la fiducia e parte dei fondi destinati ad addolicire l'immagine della comunità. In sostanza ci dicono che fuori dall'euro sarebbe un disastro e nessuno avrebbe da guadagnarci. Vero, indubitabilmente vero,però l'altra opzione, cioè rimanere dentro è così indolore? E' sempre la grande questione dei costi di una decisione e delle conseguenze. Nel film " La notte dei morti viventi" i protagonisti affrontano un accesa discussione sulle due possibilità che hanno davanti: andare fuori ed affrontare i mostri o rimanere chiusi in cantina ad aspettare una fine lenta e dolorosa, tutti accettano la seconda e naturalmente fanno la fine dei topi eccetto uno che sale su e si salva. Rimanere nell'euro è come una lenta morte per asfissia, mancanza d'aria, non c'è niente di traumatico perchè è un lento processo di decomposizione, si guarda e si attende la fine con qualcuno che momora e si lamenta ma non reagisce più di tanto. Tutte le finestre sono state chiuse: si può uscire solo dalla porta da cui si è entrati.

sabato 5 aprile 2014

Su Lars Von Trier

Non deve essere una persona alla mano e simpatica il nostro Lars, indubbiamente, ma ad un chirurgo ad un notaio ad un idraulico,chiediamo mai di raccontarci una barzelletta? Chiediamo solo che sappiano fare bene il proprio lavoro, e tanto ci basta. Il regista danese ad ogni film ci fa capire la sua bravura, senza compromessi,lisciatine ad uso e consumo dei critici, senza ipocrisie, sviolinamenti con le aspettative comuni ,lui fa sempre qualcosa che lascia il pubblico di sorpresa, certe volte lo delude nelle sue attese certe altre lo coglie impreparato, ma non lo lascia mai indifferente, è cinema, nient'altro che cinema. Ricorda molto, anche nella somiglianza fisica un altro grande "antipatico" e cioè Fassbinder ma è molto più cattivo del tedesco nella descrizione delle emozioni e dei sentimenti, i suoi personaggi vengono denudati senza pietà ed alla fine non hanno nessun alibi, nessun posto dove nascondersi, pulsioni allo stato brado, istinti primordiali questo resta di loro. Provaci ancora Lars!

domenica 30 marzo 2014

Algoritmi delle criticità

Tutto va bene madama la Marchesa. Tutti quelli che trovano delle crepe al sistema in atto, delle dissonanze, che mettono in luce dubbi e perplessità appartengono al passato. Le forze sane del mercato invece sono il nuovo, la salvezza e la luce dell'avvenire e chi si mette contro di loro si mette contro il futuro ed il paese. Già di per sè questo sarebbe   molto pericoloso perchè il passaggio dalla politica alla teologia non porta mai niente di buono e se dal progetto, dalla discussione, si passa alla rivelazione,unica ed indiscutibile, qualcosa di grave deve essere successo. Ma non basta, così ad un messaggio unico ed ad un'idea monoteistica del progresso si aggiunge anche una scansione spietata dei punti di criticità del sistema che vengono monitorati e tenuti sotto stretto controllo, in alcuni casi addirittura queste criticità vengono disintegrate o inglobate nella teologia dominante. Esempi. Fino a pochi mesi fa c'erano delle situazioni in cui qualcosa sfuggiva al controllo e creava antagonismi all'interno del pensiero unico: le primarie del PD esprimevano sempre personaggi lontani dalle indicazioni del partito, cambiate le regole, come per miracolo questa discrepanza non c'è più ed il voto esprime massicciamente la volontà dell'apparato. C'era un buco in cui la volontà velocifera del governo trovava sempre una opposizione dura ed intransigente: Il senato della repubblica, oplà, via il senato, e risparmiamo pure (dicono loro). C'è un pericolo di rottura del bipolarismo, dell'asse che domina il paese da più di vent'anni, ed allora cosa si fa? Si fa una nuova legge elettorale che assicura "sine die" la governance del paese alle forze che lo hanno distrutto senza alcuna possibiltà di vittoria per una terza forza che si trova contro il muro delle coalizioni delle due maggiori forze in campo, che comunque e dovunque potranno aggiugere i voti dei partitini in lista anche nel caso non raggiungano il quorum. Bingo!

martedì 18 marzo 2014

Pragmatismo

La politica, passo dopo passo, impercettibilmente ma con una progressione inesorabile ci sta abituando ad un cambiamento delle sue funzioni, da programma ,progetto verso un futuro migliore si è arrivati alla fotocopia della realtà presente , a cui adeguarsi ed inchinarsi senza avere mai la minima pretesa di cambiarla o di programmarla perchè quello, non spetta alla politica ma a un'entità trascendente ed immateriale che è  "il mercato" Si fa una riforma del lavoro che a detta di tutti peggiora le condizioni di precarietà  ma a fin di bene, perchè così si lavora, male, sottopagati e ricattati, ma si lavora. A questo punto perchè non liberare tutti gli spiriti animali presenti in questo mercato? Togliamo tutte le tutele sulla sicurezza, costose ed inefficienti. Basta impalcature che richiedono settimane di montaggio i lavoratori possono salire su con delle funi, basta divieti per i lavoratori bambini, costano poco, lavorano tanto, perchè privarsene? E' solo un danno per l'economia e per il costo del lavoro, dobbiamo essere seri e realisti e pensare al FARE, viva il fare, più FARE 'ppì tutti. Il buon Cetto è un dilettante di fronte a questi cialtroni.

venerdì 7 marzo 2014

Piatti nostrani e cucina casalinga

Come vengono servite le notizie? Come direbbe qualcuno con una ragionevole (apparente) follia che alla fine si rivela per quello che è: cinico opportunismo e lontanza dai temi scomodi: Ma come fa un direttore a districarsi tra ciò che può e ciò che non può? Intuito e spirito di conservazione, sa che tutto può essere pericoloso e tutto può essere reso innocuo, non ci vuole molto. L'unica cosa che non quadra è l'unanimità di vedute, indubbiamente son bravi, ma come diavolo fanno a pensare tutti la stessa cosa nello stesso giorno? Una regia occulta? Poco probabile,a non farsi male ci arrivano da soli, senza bisogno di aiutini. Va in aula la legge elettorale e tutte le testate mettono in rilievo lo scontro sulle quote rosa pur sapendo che è solo fumo, tanto fumo per nascondere il vero problema: la natura di una pessima legge e di un modo di procedere alquanto disinvolto, con il parlamento che deve ratificare, a velocità folle quanto deciso dal nuovo ducetto e dal vecchio marpione con contorno di assortiti galantuomini.Ma il problema, per questi giornali sono le opportunità di genere, scoglio invalibile che rischia di frantumare la fresca alleanza, fesserie ,colossali fesserie, (le donne non hanno di bisogno di territori protetti come le riserve indiane) per far passare sotto silenzio il furto delle preferenze,(due righe per dire che sono state bocciate da un voto bipartisan, l'ennesimo), il furto dei voti con soglie proibitive;per l'impostazione generale la nuova legge  si potrebbe chiamare "Porcellinum", ma, lasciamoli lavorare.

giovedì 6 marzo 2014

Non abbiamo scelta

Europa dopo la guerra; distruzioni, miseria ed il famoso "debito" degli stati alle stelle. Si poteva dire che la priorità era appunto il debito, risanato questo si poteva pensare ad altro, in primis, a far star bene la gente. Non fu fatto e dopo contrastanti visioni della cosa passò la linea del rafforzamento della domanda: più soldi, soldi a valanga per sostenere le imprese, gli stati e le popolazioni ed alla fine questa risultò una politica vincente. Il debito è una componente secondaria e non vitale per la vita di uno stato che non è nè un'impresa privata nè una famiglia, è qualcos'altro,e profondamente diverso. Tutto questo serve a farci capire che la "naturalizzazione" delle politiche economiche attuali è semplicemente una truffa, il dire è così e non abbiamo altre strade da percorrerre perchè i "mercati" ce lo impongono è una truffa. Strade alternative ce ne sono, fattibili e realistiche, basta percorrerle.

mercoledì 5 marzo 2014

Lo scempio

Ecco, per sommi tratti il dettaglio dei fatti. Due forze politiche che non rappresentano neanche la maggioranza degli elettori si riuniscono, trattano come se fossero al mercato le quote, le modalità di accesso e le regole della futura legge elettorale che sarà incostituzionale come la precedente cassata e rimodulata dalla corte. Il nostro buon Presidente dice che è tutto regolare e bisogna lasciarli lavorare, bene possiamo essere d'accordo, ma nessuno può obbligarci a mangiare l'orrendo pastone tutto di un fiato, senza dire niente. Quote d'accesso inaudite, un partito non coalizzato deve raccogliere più di tre milioni di voti (8%) per poter accedere al parlamento, sotto quella soglia perde tutto, un partito dentro una coalizione ha un limite più basso (perchè?) e se non lo raggiunge i voti passano comunque al gruppo di cui si fa parte. Perchè? Si vince col 37% dei voti raccolti, sotto si va al ballottaggio con l'altra coalizione. Il nostro diventa un sistema binario eterno ed in cui ci si può scambiare il ruolo del cattivo e del buono a turno, secondo le convenienze, con modalità di governance illimitate. I cretini di turno ci dicono con questa legge non ci saranno più larghe intese, di grazia, ci potete spiegare perchè, visto che è la cosa più conveniente per ambedue le parti? Faranno un buon lavoro di squadra per tenersi il territorio libero da concorrenti o peggio ancora da vere opposizioni. Ma il vero capolavoro è il surgelamento del senato perchè la nuova legge varrebbe solo per la camera! Sono dei geni, bisogna riconoscerlo.

Consigli per gli acquisti

Il vecchio presidente non era ancora stato deposto, la gente ancora nelle strade, e la lettera era già lì, con tutte le indicazioni, le virgole e le scadenze. Si, erano le famose RIFORME che venivano richieste con sollecitudine e senza tante discussioni, menù universale che va bene per l'Alaska ed il Sud Sudan, se i giornali avessero occhi ed orecchie vedrebbero e direbbero le cose per quello che sono: Ordini, senza se e senza ma, a cui bisogna ubbidire e basta e se qualcuno lo fa notare poi aggiunge subito ossequioso che... è giusto così, è la medicina senza la quale non si guarisce... bla bla bla... Un oscuro impiegato finlandese detta le condizioni di resa, minaccia, fissa i tempi ed i modi: Riforme, riforme, riforme! Una Legge elettorale in tre giorni con surgelamento del senato? Agli ordini. Aggiungeteci tre pizze e due birre.

martedì 4 marzo 2014

Tiranni e democrazie

Non è facile dare giudizi su avvenimenti complessi, con molteplici incognite e di difficilissima interpretazione, sopratutto non lo si può fare per giustificare una parte in causa rispetto all'altra. Purtroppo è quello che avviene con i media globali che negli ultimi venti e più anni hanno sempre trovato in questi casi, subito, istantaneamente, il buono ed il cattivo della situazione. Il buono è quello che sta con noi, a prescindere, gli altri sono i barbari ed i tiranni da abbattere e combattere anche con pretesti falsi ed infondati ma utili per liberarci dal male. Già ai tempi della prima ondata "arancione" ci furono parecchi dubbi sulla spontaneità di tali sommosse, dubbi, non certezze, ma tali da alimentare domande su tutto quello che stava succedendo da quelle parti. Oggi la situazione si ripete ed i dubbi rimangono e si ingrandiscono: Perchè l'Ue ci tiene tanto ad avere L'Ucraina nella sua zona d'influenza ed è disposta addiruttura a mettere mano al portafoglio con un finanziamento da 20 ml di euro? Perchè lì si può fare, e per la Turchia porte chiuse? Chi decide tutto ciò? Evidentemente sono due mercati diversi e con diverse opportunità per la governance europea del nord e del sud. E sappiamo chi in questo momento detta le sue condizioni.

domenica 2 marzo 2014

L'eredità

In uno dei suoi tanti monologhi il grande Giorgio ci raccontava di un padre che dall'alto di una collina diceva al figlio: Guarda! un giorno tutto questo sarà tuo. Per non essere da meno un altro mormorava al suo pargolo solamente: Guarda! Ecco il buon Matteo 2 o 3, fate voi, sembra fare la stessa cosa dicendo di lasciare in eredità ai figli... i conti in ordine. Siamo certi, certissimi che ne saranno orgogliosi e non finiranno mai di ringraziarlo. Anche con la dispensa vuota.

martedì 25 febbraio 2014

Maggioranze variabili

All'inizio degli anni '60 ci fu in italia una mezza rivoluzione per un governo appoggiato in modo gattopardesco dalla destra, perchè  era cosiderata estremamente pericolosa per una democrazia la non chiarezza, quella linea oscura che confondeva maggioranza ed opposizione. Evidentemente piano piano ci si abitua a tutto, fino a considerare questa evenienza salvifica per l'Italia e non pericolosa per le istituzioni. Abbiamo oggi una maggioranza variabile che secondo le esigenze e le convenienze può arrivare a superare i due terzi dei votanti senza che nessuno rinunci al suo ruolo di maggioranza od opposizione, con indubbi vantaggi sull'elettorato di ambo le parti, possono far tutto senza prendersene la responsabiltà diretta. Patetiche poi quelle opposizioncine, fatte di pochi deputati e senatori, pronte a votare contro od a favore appena sentono il fischio del padrone. Ecco, secondo noi sono opposizioni "à la carte"

lunedì 24 febbraio 2014

Miserabili aspettative 2 La vendetta

Una ne pensano e cento ne fanno, finalmente abbiamo dei genii ai posti di comando. Sono ormai parecchi anni che ci ripetono in continuazione il mantra del debito, troppo, alto insostenibile, quindi da ridurre e poi da abbattere, diamo per buono tutto ciò senza addentrarci nelle bugie colossali che un simile ragionamento implica, cosa si fa per sostenere il debito? Di solito si emettono buoni del tesoro, più la gente ne compra più il debito è tenuto a freno con bassi interessi, meno se vendono più salgono e costano allo stato. Elementare Watson, elementare. Un super genio appena elevato ai gradi di comando fa una dichiarazione in cui dice che bisogna alzare il prelievo fiscale sui suddetti Bot per ridurre il cuneo fiscale... abbiamo sentito bene? E' un modo come un altro per dire ai piccoli risparmiatori state alla larga dai titoli di stato perchè fra poco non solo non renderanno niente ma avranno addirittura dei costi superiori agli interessi, E' così che pensate di tenere sotto controllo il debito? Scoraggiando gl'investitori istituzionali? Dove e a chi saranno venduti i suddetti titoli dopo questi provvedimenti? Alle banche che non pagano intermediazione, bolli e gabelle varie? E quanto ci si guadagna? E se fosse un modo per far investire la gente , la povera gente nei moderni e famigerati "fondi" di cui si conosce l'entrata e mai l'uscita?

domenica 23 febbraio 2014

Miserabili aspettative

E così abbiamo un nuovo governo che promette cose nuove e fantastiche: spending review, riduzione del debito, dismissioni e privatizzazioni,  riforma del lavoro con più flessibilità in entrata ed in uscita. Complimentoni, musica nuova in cucina! Adesso si che si avverte il cambiamento! Miserabili aspettative per un paese che non sa più guardare avanti, che si è chiuso a riccio dentro alle sue corporazioni, i suoi giochi di potere e con la ferma volontà di non vedere oltre il proprio naso. Seri analisti ci dicono che tra venti o trent'anni tutto il mondo, così come lo abbiamo conosciuto adesso, cambierà o scomparirà del tutto, governi seri e paesi non succubi del presente stanno facendo tutto quello che c'è da fare per prepararsi al meglio, noi ci balocchiamo tra una riforma della burocrazia ed una liberalizzazione dei servizi, ecco, sono queste le nostre ricette miracolose! Per non rimanere incastrati nel peggio bisognerebbe investire cifre considerevoli nella scuola e nella ricerca PUBBLICA, poi fare in modo che tutto ciò che viene prodotto ed inventato rimanga qui. Noi oggi creiamo fior fiore di scienziati, la cui formazione costa tanto, e poi li lasciamo andare, perdendo soldi ed innovazione. Ci vorrebbe anche una seria programmazione industriale, da quanti anni non ce n'è più traccia nei programmi governativi? Perchè si persegue o si facilita una deindustrializzazione latente ed inarrestabile? Forse perchè degli imbecilli ci dicono che possiamo vivere bene  anche col solo turismo?

sabato 22 febbraio 2014

Pulizie generali

Ogni svolta storica ha bisogno di un addetto alle pulizie che faccia un pò d'ordine e rimetta le cose al loro posto. Anni fa una ministra con studi approssimativi e misteriosi sbraitava a destra ed a manca che la nostra difficoltà a rimanere competivi derivava dal '68, simbolo massimo del nostro lassismo e della mancanza di meritocrazia. Pezzo dopo pezzo ricostruiscono la storia secondo le loro esigenze e le loro aspettative e dopo i diritti civili, i codici, il lavoro, la scuola, la sanità, il corpo, viene ora attaccata l'arte ovvero della percezione che ne abbiamo avuto in questi anni. Un'addetta  trova degli scatoloni con annesso materiale eterogeneo, chiama il servizio comunale ed il tutto sparisce in discarica, peccato che facevano parte di un'installazione da inaugurare da lì a poco, classico rimbrotto e via come prima, sono cose che succedono e sono sempre successe, ma questa volta le cose non vanno proprio così perchè la signora in questione diventa una star della "rottamazione" . Certo non bisogna mai generalizzare o trarre conclusioni univoche ma perchè non premiarla con qualche ministero vista l'affinità e la precisione negli interventi? Siamo o non siamo  entrati in un'epoca di decisioni rapide, di fatti e di figure carismatiche che ci libereranno dalle cianfrusaglie ideologiche lasciateci in eredità?  Mai più estintori scambiati per opere d'arte (e viceversa), che l'ordine torni sovrano coi quadri o le sculture al loro (giusto) posto. La fantasia del visitatore non deve essere stimolata più di tanto ed il suo apporto deve essere limitato alle opere allineate sulle pareti. Alla fine, quando esce, non deve avere dubbi su ciò che ha visto e percepito, tutto deve essere chiaro ed al posto giusto, per non creare mondi o illusioni di alternative possibili al quì ed ora così come ci viene gentilmente offerto dalla ditta committente.

venerdì 21 febbraio 2014

Bugie bipolari

Ad una prima lettura sembra che non siano gli stessi giornali e le stesse firme che quotidianamente ci mettono in guardia contro i pericoli rappresentati per la democrazia e per il nostro futuro dai gruppi che si oppongono con pericolosi volantini o assemblee sediziose a progetti territoriali non graditi, o peggio a lavoratori che scendendo in piazza per difendere il posto di lavoro minacciano la stabilità e l'economia intera. La realtà è sempre molto complessa ma qui abbiamo una semplificazione brutale dei fatti con punte di dinformazione colossali. Chi sta scendendo in piazza a Kiev? Sicuramente non è un'entità unica, ci sono parecchie voci e quelli che chiedono l'adesione o la vicinanza all'europa non lo fanno certamente per sentire i moniti di Olli Rehn o per vedersi tagliare il welfare, verosimilmente lo fanno per allontanarsi da Mosca. Ma questa non è l'unica componente della protesta, anzi non è neppure quella più preponderante e significativa, purtroppo  a guidare gli assalti contri le forze governativa c' è una pericolosa aggregazione di forze ultranazionaliste  e xenofobe, ma questo non si deve dire e non si deve far sapere.

domenica 16 febbraio 2014

nascondere ed occultare

Il pericolo, vero, per una democrazia non viene solo dal livello della sua classe politica ma incide molto anche l'adeguatezza o l'inadeguatezza dei media che devono funzionare da cani da guardia, non mollando mai la presa sulla realtà, la cui narrazione non deve mai essere accondiscendente e servile ma asciutta e non ricattabile. Tutti i nostri giornalini suonano la grancassa per numeri insignificanti ed a ben vedere di doppia lettura: una bassa inflazione non è segno di stabiltà ma di recessione, un aumento del pil dello 0,1 a fronte di una perdita di 10 punti ed oltre negli ultimi 5 anni non può essere motivo di vanto o di "uscita dalla crisi" ma di profondo allarme, una diminuzione della cassa integrazione non vuol dire più lavoro ma più prosaicamente che si è raschiato il fondo: poi ci sono le notizie da matita rossa, cioè da non pubblicare, da non far sapere o da far sparire. Dopo un periodo di attenzione costante dei media sono spariti i suicidi per motivi economici, ci dicevano che erano sovrastimati e non precisi nelle cause, bene, notizie fresche fresche ci dicono che nel nel 2013 sono raddoppiati rispetto all'anno precedente ma di tutto questo non si sa quasi niente, relegati in qualche noticina interna, aumentano i casi di vecchietti deceduti e tenuti in casa per riscuotere la magra pensione e non morire di fame, i giornali li trattano come casi clinici ed aberrazioni alla psycho, mai come un'esplosione di nuova povertà. E si potrebbe continuare....

mercoledì 12 febbraio 2014

Torbidi sedimenti (fango)

Il grande giornalista Indro Montanelli era convinto, a ragione, che uno dei mali principali del nostro paese, forse il più grosso, fosse la capacità malefica dei ceti dominanti e dei gruppi di potere di coalizzarsi contro qualsiasi cosa minacciasse nel presente il loro potere. Gruppi eterogenei ,con interessi diversi e contrapposti che però in taluni casi della nostra storia hanno trovato un punto di unione e di convergenza nel difendere i loro interessi, ricorrendo se il caso lo richiedeva, anche all'aiuto straniero per raggiungere i loro scopi. Tutti abbiamo pensato che in questi anni si siano contrapposte due Italie: una gretta, fatta di caste chiuse, privilegi e illegalità diffusa, ed un'altra "liberal" con un'idea aperta e moderna dello stato, consapevole delle dinamiche sociali e dei diritti da difendere e portare avanti, anche se con "juicio" e moderazione. Bene, adesso siamo passati ad altro, alla convergenza parallella o al patto d'acciaio. Come altrimenti definire le inquietanti interviste in cui i padri del riformismo, i padrini dell'editoria " progressista" danno il benestare, l'appoggio incondizionato ad una svolta autoritaria e fuori da qualsiasi norma costituzionale?

martedì 11 febbraio 2014

Unanimità di governo e di lotta

E così il procedimento per le "anomalie" costituzionali del nostro presidente non inizia neanche. Evidentemente va bene così, tutto come da previsioni, ma perchè "l'opposizione" rappresentata da FI rinuncia ad approfondire la questione? Un suo presidente ed un suo governo sono stati costretti alle dimissioni senza un voto di sfiducia e senza neanche una dichiarazione contraria delle forze politiche che l'appoggiavano. La questione è che da vent'anni c'è un solo partito che governa e quindi le due forze in campo non hanno nessunissimo interesse a farsi del male, l'unico loro interesse è di coprire di polvere ogni novità e blindare la loro "governance". Nelle elezioni 2006 un bravo giornalista cercò di capire cosa fosse successo alle schede bianche e nulle, niente di più. I primi a voler chiudere tutto in fretta, vedendo con malcelato fastidio ogni richiesta di chiarimenti, furono gli eventuali danneggiati cioè i partiti del centrosinistra e la cosa finì lì. C'è da chiedersi ancor oggi, perchè?

lunedì 10 febbraio 2014

Banche e democrazia

Estate 2011, improvvisamente, come una guerra lampo ci ritroviamo sotto attacco, massiccie vendite dei nostri titoli di stato ( portate avanti sopratutto dalle banche tedesche) portano lo spread in poche ore a livelli da default. A giugno si erano svolti, ricordiamolo, i referendum che avevano impedito la privatizzazione dell'acqua e dei servizi in generale, notoriamente invece cavallo di battaglia della nomeklatura finanziaria mondiale. A novembre, nel giro di un giorno l'uno dall'altro vengono defenestrati  i leader di Italia e Grecia, sostituiti con due impiegati di banca, di alto livello dirigenziale, ma comunque sempre impiegati di banca. Fin qui niente di nuovo, l'emergenza, la necessità di salvare il paese, bla..bla..bla.. avevano giustificato tutto ciò, ma adesso piano piano, silenziosamente, viene fuori che l'intenzione del cambio ai vertici dello stato si era manifestata PRIMA della tempesta finanziaria e tutto ciò rende opaca,  la distinzione tra cause ed effetti. Perchè cercavano un nuovo premier quando tutto ancora doveva succedere? Lo sapevano? Erano stati avvertiti? O lo spread è stato usato  come un ariete per sfondare le più elementari regole democratiche?

giovedì 6 febbraio 2014

Previdenza insediativa

Altro giro altra corsa, adesso è il turno della previdenza, fuoco incrociato di Tutti i media e via con le cannonate. Lasciate (per il momento) libere la pagine da legge elettorale e varie, come da copione si passa ad altro. Parentesi e riassunto delle puntate precedenti. Una delle "raccomandazioni" che non si possono rifiutare partite da Fmi, Ue, DB e soci riguardava la nostra previdenza ancora con troppa (per loro) presenza pubblica e poca presenza di fondi privati, allora via con la campagna terroristica sul crollo dei conti Inps, sulla loro inefficienza e la poca redditività in confronto ai piani integrativi e susseguente varo della micidiale riforma del 2011 che ci ha reso leader della gerontocrazia nel mondo del lavoro con arzilli muratori settantenni che vanno su e giù dalle impalcature. Ma si vede che per questi signori non basta ancora e quindi via alla parte seconda: urla e strepiti, crolla crolla, questa volta il sistema non regge e giù numeri su numeri che certificherebbero l'imminente catastrofe. Solenni dottori con le orecchie d'asino sentenziano che il danno è strutturale e  bisogna mettere mano ad una "seria" riforma come dicono loro, cioè smantellare tutto e dare i soldi al mercato, che sa sempre come fare. Ma andando a vedere i bilanci, cosa si scopre?  che i lavoratori sono più dei pensionati, che le pensioni estinte sono più di quelle nuove, dov'è allora la falla? dopo la grande riforma, con i bilanci ancora in attivo, si incorporano nell'istituto una serie di enti in totale dissesto che portano in dote debiti per decine di miliardi. E' il vecchio copione del 2007: debiti privati che vengono accollati all'intera comunità. Elementare Watson, elementare.

venerdì 31 gennaio 2014

Social network con fiori e gattini

Piano piano le grandi steppe della rete vengono recintate, regolate e controllate. Come funzionano i grandi social network? Provate ad immaginare di avere un telefono da cui potete parlare con chiunque ma da cui ricevete solo chiamate selezionate da altri, oppure immaginate una macchina bellissima, accessoriata, ultimo modello che però può circolare solo su strade delimitate e circoscritte da altri, ecco questo è più o meno quello che succede con Twitter, facebook, google+ e via dicendo. L'accesso è libero, democratico ma i contenuti no, vengono selezionati, se  il caso o la necessità lo richiedono sospesi in quel limbo nebbioso in cui tutto si perde. Sicuramente tutto viene fatto secondo i codici d'accesso, neanche una virgola deroga da tali norme, quindi tutto regolare, ma il punto è: chi li ha mai letti veramente nella loro completezza questi codici? Pochi, pochissimi perchè di difficilissima comprensione, forse solo espertissimi giuristi  riescono a decifrarli e smontarli dando loro un senso, gli altri si arrangino.

martedì 28 gennaio 2014

FMI

Il d.g. del fondo monetario internazionale, la signora Cristine Lagarde, in un comunicato afferma che il problema di eurolandia è la disoccupazione, la soluzione è la crescita. La gente spende meno, le industrie producono meno e ciò crea una spirale recessiva. E qui veniamo al punto cruciale, cosa bisogna fare per uscire da questa situazione? Il dottor Purgone aveva sempre un'unica ricetta per tutti i mali, di qualsiasi natura essi fossero e da qualunque causa provenissero: una serie di purghe e clisteri che ripulissero il paziente e lo portassero alla guarigione, qui il ragionamento non cambia di molto perchè si chiede in primis, un risanamento del debito, una rimodulazione fiscale e una redistribuzione delle risorse in chiave di accumulazione, diamo più soldi, tanti soldi solo a chi li ha già e li sa sfruttare, gli altri si arrangino

lunedì 27 gennaio 2014

L'incontinenza dei vecchi giornalisti

La vecchiaia è sempre una brutta cosa, ci fa perdere capacità, lucudità, memoria,attitudine a far bene il nostro mestiere. Capita così che una schiera di venerandi giornalisti prendano delle cantonate incredibili senza neanche accorgersene. Abbiamo il grande vecchio, il liberal, il fondatore, ormai in preda ad un delirio senile incontrollato, poi c'è l'esperto giurista che non ricorda più le date ed i riferimenti e quindi dice cose prive di senso: Il referendum del 91 NON abolì le preferenze ma le RIDUSSE da tre ad una. Dire che da quella votazione non esistono più nella nostra legislatura è un FALSO colossale. Per quel che riguarda la sparizione dei partitini si può obiettare che , sempre ammesso che lo si voglia considerare un fattore positivo, i gruppi eletti col maggioritario sono diventati 4 o 5 in tutto ma... dopo pochi mesi implodono e diventano 10 15 e oltre, quindi il problema è a monte e non in questa o quella legge elettorale. Che l'ospizio vi sia lieve

sabato 25 gennaio 2014

Giornali venduti e giornalisti comprati

L'ascoltatore chiede secco alla giornalista il suo parere sull'aumento costante del debito e sulle ridicole motivazioni delle privatizzazioni. Lei fa hum.. beh, cioè se, ma, poi dice che il problema è la distanza e va avanti per dieci minuti con interazioni, pause, suoni gutturali senza minimamente dire niente di intellegibile all'orecchio umano. Provo ad interpretare, forse si riferiva alla distanza della terra dagli altri pianeti ed agli influssi che ciò provoca, o forse si riferiva alla distanza bergmaniana, al silenzio di Dio oppure alla distanza come calcolo infinitesimale. Gentilissima e brava giornalista, per favore, ce lo spieghi e non ci lasci nel dubbio che lei non  voglia esporsi troppo, con i bambini che crescono e le spese che aumentano

mercoledì 22 gennaio 2014

Bad boys

Il grande vecchio ha sfornato l'ennesimo film che ci parla del mondo dei brokers, dell'alta finanza, di blue chips , di imbrogli, legali e non. Ma non è un film alla Oliver Stone o tantomeno alla Michael Moore perchè ad un certo punto sembra che si rifaccia ai suoi vecchi personaggi,  il film non è una denuncia sociale e politica ma un proseguimento di quella descrizione dei meccanismi di ascesa e caduta che ha interessato tutto il cinema americano negli anni ottanta. In alcune sequenze, per esempio quella dello sballo collettivo, sembra di essere in una scena di Scarface, dove c'è un Al pacino sconsolato che riflette con la sua compaglia di zombi sul senso della vita e dell'inutilità di trovarvi una giustificazione: ma c'è di più perchè in altri punti sembra di vedere easy rider o Stones in exile. Tutta la voglia di libertà, di trasgressione, di abolizione delle regole, dei vincoli, della felicità come godimento senza limiti sono stati trasferiti nel mondo dorato della finanza, sono loro i nuovi Hyppies, sono loro che hanno portato a compimento il sogno dei ragazzi degli anni '60

domenica 19 gennaio 2014

L'informazione in mano a dei criminali?

A che punto siamo con l'informazione? Partiamo dal fatto più eclatante. Siamo stati ad un passo dalla guerra perchè un dittatore sanguinario, ci dicevano, aveva avvelenato con i gas migliaia di concittadini e quindi andava punito. NON era vero niente, erano tutte falsità perchè i gas, lo si è accertato inequivocabilmente, li avevano lanciati i ribelli, ma di questa svolta non siamo stati informati adeguatamente, anzi, per niente, silenzio oppure una noticina a pag. 20. Ma aldilà della facile dietrologia, chi è che gestisce il flusso di notizie, le seleziona e le pubblica? Lasciamo perdere la favola che le notizie trovano lo spazio da sole secondo la loro importanza perchè è una fesseria colossale, l'importanza VIENE data  secondo una gerarchia di priorità che non sono quelle classiche , ufficiali, che ci propinano ma secondo le necessità della governance mondiale, il modello imposto e le misure da adottare per farlo digerire senza tanti contraccolpi sociali e politici. Se veniamo alla nostra maleodorante stampa nazionale il concetto risulta ancora più chiaro: I cardini ,i puntelli che reggono tutte le prime pagine sono selezionati e precisi, mirati cioè a definire una realtà preconfezionata fatta di "stabilità", "riforme", "ripresa", "debito da abbattere", "giovane segretario", "pacificazione", "competitività". Non si trova altro. Qualcuno sa quello che succede alla camera? Le mozioni presentate dalle opposizioni? I loro contenuti? Non esiste un'opposizione perchè è stata rimossa dai media, puoi trovare le prime 10 pagine del giornale, quelle che per intenderci contengono tuttto il "pastone " politico della giornata senza che sia citato neanche una volta Il M5S, ci dicono che vogliono fare la riforma elettorale condivisa ma poi se la giocano e spartiscono fra di loro senza minimamente coinvolgere "gli altri" scomodi e cattivi. Farebbero poca strada senza questa poltiglia immonda che li copre, li loda, li incensa a prescindere. Hanno gridato entusiasticamente all'unisono per l'accordo elettorale bipartisan ma son guardati bene dall'andare nello specifico, perchè altrimenti avrebbero svelato la truffa, cioè i due macigni della corte cost. liste bloccate e premio di maggioranza non solo non vengono rimossi ma vengono lasciati quasi inalterati. Ecco il motivo per cui in otto anni la legge non è cambiata: faceva comodo, e fa ancora comodo, così, senza troppe modifiche. Ma questo, naturalmente, non si deve dire e tantomeno scrivere.

sabato 11 gennaio 2014

Il dubbio

Succede che ci vogliano 4 anni per decidere ed accertare che le firme per la presentazione delle liste elettorali regionali erano false. I diretti interessati hanno detto che faranno ricorso,quindi avremo una decisione definitiva a legislatura finita. Siccome il problema non è nuovo ci si chiede perchè nessuno lo voglia risolvere definitivamente, basterebbe poco, molto poco, solo un pò di buona volontà: Un mese prima delle elezioni gli eventuali firmatari delle liste si presentano all'ufficio elettorale muniti di un valido documento d'identità ed un messo comunale certifica. Sarebbe troppo semplice, ma allora viene il dubbio che tra finte urla, liti e minaccie di ricorso alle piazze, tra le nostre forze politiche si sia instaurata una specie di pax o un patto scellerato che dir si voglia che li fa andare avanti di pari passo, una specie di divisione del territorio. questo a me, questo a te, e non pestiamoci i piedi, un volemose bene sussurrato, come quegli amori tenuti nascosti ma che alla fine sono di dominio pubblico

venerdì 10 gennaio 2014

Dizionario del giovane riformista

Il lessico e le parole cambiano in continuazione, cambia il loro significato e i loro modi di percezione, dell'identità di chi ne fa uso. Prendiamo in esame  i due termini conservatore e riformista. Per molto tempo la distinzione è stata chiara: da una parte blocco e chiusura e dall'altra aspettative e speranze, progetti e sopratutto diritti universali contro le politiche "umanitarie" dell'una tantum e dell'elargizione caritatevole. Adesso un micidiale fuoco incrociato fatto di economisti da discaunt, giornalisti con famiglie a carico, politici immarcescibili ci dicono che no, non è così, perbacco. Siamo rimasti indietro perchè le cose sono cambiate ed il vero riformista è colui che taglia tutto: diritti, salari, pensioni, allunga le mansioni e le ore di lavoro perchè solo così si è moderni ed al passo coi tempi,quindi, chi non vuole smantellare le conquiste di un secolo di lotte, perchè quelle cose non ce le ha regalate nessuno, viene considerato un "conservatore" che non sta la passo coi tempi e che  per giunta ruba il futuro ai giovani. Ora questa secondo me, è la più grossa cialtronata in assoluto. perchè se c'è una cosa primaria  da lasciare in eredità alle nuove generazioni sono proprio i diritti. Ma si sentono solo applausi scroscianti da claque prezzolata e falsità galattiche. Il Job act del quarantenne  definito sempre "giovane", sarebbe una novità assoluta e sarebbe una cosa di sinistra. Non è una novità o un parto del suo geniale cervello ma è è una misura sperimentata da anni in Germania,risultati? Flessibilità, bassissimi salari e precarietà a vita. A loro serve per abbassare la domanda interna e non redistribuire la ricchezza accumulata con il boom dell'export, da noi servirà solo ad istituzionalizzare la miseria

domenica 5 gennaio 2014

Odissea felina

E' arrivato da noi stanco ma fiducioso, qui inizierà per lui una nuova vita con montagne di croccantini e morbidi divani su cui ronfare. Ogni tanto la cronaca ci offre motivazioni e narrazioni fuori dagli schemi codificati, merito di una caparbia bambina che non ha voluto abbandonare il suo micio e se l'è portato con sè nel lungo e pericoloso viaggio in mare. Per favore, risparmiate a questo nuovo compatriota le lunghe permanenze nei centri d'accoglienza, i moduli, gli esami d'italiano.

venerdì 3 gennaio 2014

Cani da riporto

C'era tanti anni fa un personaggio televisivo che prendeva sberle in continuazione ma essendo brutto non suscitava nessuna partecipazione, solo ilarità.  Lì, in quelle gag's era stato messo a punto il linciaggio mediatico come lo conosciamo noi adesso: tutti addosso e nessuna possibilità di replica perchè appena dice "ah" ricominciamo con le sberle e lo accusiamo anche di essere arrogante, fazioso, alterato mentalmente ed inadatto al ruolo. Se vuoi fare carriera, vuoi continuare a scrivere, ti devi adeguare e seguire la corrente, quindi, un articolo al giorno in cui dici che fanno puzza, hanno le pulci e stanno portando il paese alla rovina per la loro incapacità di accettre suggerimenti. Una brava giornalista è stata riportata a nuova vita, cioè la prima pagina del suo giornale con un solo piccolo vincolo: deve scrivere solo ed unicamente del capopopolo, presentandolo nelle situazioni più ridicole possibili, poi una foto suggellerà la sua faccia sconvolta e fuori di senno, come a volerci dire ed a suggerirci, ma come si fa a dare retta a gente simile? I cani non attaccano mai in gruppo senza motivo, e quando lo fanno hanno due motivazioni, o perchè hanno fame o perchè gli è stato ordinato di farlo. Qui probabilmente per tutte e due le cose assieme

giovedì 2 gennaio 2014

La scoria siamo noi

Grandi titoli, elogi, soddisfazione, i servi in queste cose non devoro mai essere avari, ma poi viene fuori qualcosa che li costringe a slalom interpretativi fuori da qualsiasi logica umana, che li portano su una strada cieca, tanto che alla fine ammettono: è giusto così, senza se e senza ma. Punto. Per recedere dagli affitti d'oro lo stato ha sei mesi di tempo, ma deve dare anche un preavviso di sei ai proprietari. Ricorda molto il famoso comma 22. Aldilà dei giudizi, dell'arroganza, emerge ormai la miseria umana di questi nostri rappresentanti istituzionali, sanno di non contare niente, di essere dei numeri in mano a lobby, finanza e banche,e candidamente lo ammettono, ma che cosa volete da noi? Che cosa dovremmo fare? Basta un minimo dissenso e torniamo quelli di prima, senza carrozze e servitori, volete questo? Non possiamo e non servirebbe a niente. E' una classe di falliti che non hanno più neanche la forza e la dignità di mentire, vanno avanti così, senza speranze e senza futuro, oggi è oggi, domani vedremo. Ma sono stati messi lì per progettarlo questo futuro, per programmarlo ed indirizzrlo verso il bene comune. Ma evidentemente, nessuno li ha informati al momento della candidatura Ci sono dei film, pochi per la verità che mettono a nudo questo mondo fatto di frustrazioni, ambizioni troncate sul nascere, risentimenti e tanta tanta confusione d'idee. Più che di un premier hanno molto più bisogno di uno psicologo

mercoledì 1 gennaio 2014

Piccola storia ignobile

Anno nuovo e aria nuova in cucina, niente più musi lunghi, gente che vede solo nero e via con le nuove ricette a base di rancidi avanzi fatti passare però per squisite prelibatezze. Spazzare via ogni forma di dissenso, presentare, un paese unito nella certezza di un futuro radioso, accettazione incondizionata e sincera di tutte le strategie economiche adottate dalla "governance", via da giornali e tv ogni riferimento ad eventi contrari alla narrazione in corso, non ci deve essere più posto per la gente che si brucia davanti al Palazzo, per la disperazione e la miseria incombente semplicemente perchè "stiamo aggangiando la ripresa", perchè " il debito si è stabilizzato". Fandonie, aria fritta non surrogata da NESSUN dato reale: la disoccupazione è ai massimi dal dopoguerra, il debito è arrivato al 136% ed il nostro sistema industriale semplicemente NON c'è più. Dei cittadini fanno dei manifesti con i volti dei paesani che hanno perso tutto con l'alluvione e li mettono in mostra nelle strade e nelle piazze, volti sobri e senza lacrime  mostrano qualche oggetto che hanno salvato, niente retorica o fiaccolate di rito ma solo una formidabile testimonianza di dolore e compostezza. All'alba tutti i manifesti erano già stati rimossi. Di cosa hanno paura questi signori asserragliati nei luoghi del potere? Pensano veramente di potere nascondere ancora a lungo la verità?