mercoledì 25 giugno 2014

Direttive aziendali

Circolavano ieri mattina tre letture dell'avvenimento del pomeriggio:
1 Buona prova dell'italia che passa e convince. Questo è il paese che sta nascendo, nuovo, intraprendente e capace di andare aavanti senza avere bisogno dei vecchi riti e delle vecchie faccie, capace di innovarsi e di reinventarsi un futuro, molto c'è da fare, ma questa indicata dai nostri ragazzi è la strada giusta, facciamo tutto quello c'è da fare senza guardare troppo agli interessi particolari della casta e delle burocrazie sempre in agguato per frenare la spinta innovativa della nazione.
2 L'Italia passa ma non convince. C'è ancora molto da fare e da lavorare per far decollare il paese, ma la strada è quella giusta, contro la palude e l'immobilismo.
3L'Italia viene INGIUSTAMENTE eliminata da decisioni arbitrali discutibili. Ma a perdere è anche quella parte del paese che si ostina mettersi contro le innovazioni e difende i propri interessi di casta, ecco quello che è mancato è quel senso di spavalda novità e sicurezza nel futuro che già c'è nella parte migliore della nazione. Se avessero preso esempio da chi ci guida le cose forse sarebbero andate in modo diverso.

lunedì 9 giugno 2014

(Grandi) Opere pie

La soluzione è sempre la stessa, arresti, furti colossali di soldi pubblici, corruzione, ma.. si va avanti come se non fosse successo niente. L'opera è inutile, dannosa per l'ambiente e tremendamente fuori da ogni ragionevole calcolo di spesa? Si va avanti, certamente semplificheremo le regole, daremo più soldi e faremo meno controlli, non vi basta? Diremmo che è il massimo. Tra le grandi opere indispensabili per il futuro del paese suggeriremmo una bella funivia che colleghi il centro di Milano alla cima del monte Bianco in previsione dei prossimi mondiali di sci. Opera strategica, utile ed indispensabile per far ripartire il paese.

martedì 3 giugno 2014

Scrutatore non votante

Ironìe, sorrisini sulle perplessità circa l'esito del voto, niente di nuovo e niente d'inaspettato ma vale la pena parlarne. In questi mitici vent'anni sono successe molte cose che hanno cambiato in modo radicale molte nostre certezze,non è stato il grande vecchio, non sono stati gli uomini col cappuccio, ma qualcosa, molte cose sono andate via via deteriorandosi, in primis, il nostro rapporto con le istituzioni. Come negare che chi va al voto prova un senso d'incertezza e di smarrimento? Togliamo di mezzo le supposizioni, i dubbi, le recriminazioni e soffermiamoci sul dato certo che ultimamente i flussi elettorali hanno riservato molte sorprese, exit-poll, sondaggi, spazzati via dai risultati reali non una ma molte volte, rimonte delle ultime ore, quasi azzeramento delle schede bianche e nulle, incroci numerici miracolosi che come al bingo, assicurano la vittoria, scrutini che durano più di una settimana, discordanze macroscopiche dei numeri certificati tra un passaggio e l'altro delle schede, irregolarità delle liste scoperte ed accertate quando già la legislatura è quasi finita. Un rimedio urgente sarebbe la pubblicazione in rete IN TEMPO REALE dei risultati delle sezioni. Elementare Watson. Forse troppo per i nostri gusti

domenica 1 giugno 2014

Una risata ci seppellirà

Il buon politico dice una cosa, poi con maestria si corregge ma il messaggio è stato lanciato.Non siamo davanti a delle analisi, a dei dati scientifici, è solo ideologìa, la vecchia cara ideologia che ci dicevano sepolta col crollo del muro di Berlino. Siamo diventati il paese con la più alta età pensionabile al mondo ma il nostro ci dice che andrebbe alzata ancora. Da un punto di vista macroeconomico I'ultima riforma è stata devastante perchè ha creato un tappo che non aiuta i vecchi e sopratutto non aiuta i giovani come ci volevano e ci vogliono  far credere, è solo ideologìa, pura ideologia perchè fa parte di uno di quei comandamenti su cui si regge il neoliberismo: le uniche pensioni buone sono quelle dei fondi privati, le altre sono da demolire. Se io vendo qualcosa che non sta in piedi, che è un cumulo di bugìe,elaborata su dati falsi, ho il diritto di essere chiamato cialtrone?