sabato 20 settembre 2014

Fondi pensione

Puntuale come le deiezioni dei neonati è arrivato il nuovo monito del Fmi su lavoro e pensioni, orchestrato alla grande da tutti i media. Il cittadino che accende la radio, guarda la tv, legge i giornali sa una sola cosa, unica e solitaria: che spendiamo troppo, di altro non gli è dato conoscere. I banditi possono avere la maschera e la pistola e rapinare le banche ma molto spesso è molto più conveniente fondarle e poi difenderle con associazioni ad hoc. Sul lavoro nessuna novità, dopo anni di tentativi stanno mettendo le mani sugli ultimi diritti per tornare indietro di almeno 200 anni, sulla previdenza invece vanno oltre le nostre peggiori aspettative, come spiegare altrimenti il nuovo attacco al sistema pensionistico dopo la "cura" Fornero? Simpaticamente loro lo dicono senza alcuna vergogna, il problema non sono le pensioni ma il sistema pensionistico pubblico che sottrae soldi a quello privato, vero approdo sicuro per una vecchiaia serena, quindi giù con dati e previsioni che danno per certo il crac entro breve ma non dicono che i famoso fondi previdenziali rendono poco, sono costosi e sopratutto rischiosi: rischiano di volatilizzarsi secondo le aspettative dei mercati essendo pericolosi prodotti finanziari, niente di più e niente di meno dei micidiali derivati ed hedge found, in sostanza chi si affida a questi prodotti non sa, e nessuno glielo dirà mai che sta mettendo i soldi in un casinò, altro che vecchiaia serena! Inoltre, dove sono i dati comparati Ue? Spendiamo troppo o siamo in linea con gli altri? Nella rete non si trova quasi niente. E' un caso?

sabato 13 settembre 2014

La banda del buco

Domanda semplice semplice, comprereste un'auto usata da uno che fa parte della banda delle camicie bianche? La politica è sempre stata caratterizzata dalle differenze, a volte troppo marcate, a volte lievi ma sempre differenze. Il socialista italiano di craxiana memoria su tante cose la pensava diversamente da quello francese o spagnolo e ci teneva a farlo sapere e la demarcazione si faceva più netta nei confronti delle altre forze in campo, si chiamava politica, in cui il voto esigeva una seppur minima differenziazione. Oggi tutto ciò non c'è più ed il popolare, il conservatore, il socialista ed il democratico possono tranquillamente cantare la stessa canzone, usare le stesse parole e lo stesso linguaggio, è nata un'internazionale del taglio, con personale selezionato ed affidabile che la pensa allo stesso modo su tutto, dove non c'è il minimo spazio per posizioni autonome o fuori dalla narrazione in corso, narrazione che è bene ripeterlo non ammette strade autonome o fuori dal "logos" neoliberista, chi chiede più spesa e più liquidità e meno differenze sociali come minimo viene trattato come uno sciocco che sta bestemmiando. Allora, come si è arrivati a selezionare un'intera classe politica che la pensa allo stesso modo? E' stato un buon investimento, se li sono allevati, li hanno cresciuti ed adesso sono ai vertici delle istituzioni in tutto il mondo, non parliamo di complotto per carità, perchè non ce n'è di bisogno, diciamo che è stata lungimiranza.

martedì 9 settembre 2014

Rapina a mano armata

Il buon revisore, fatto il suo lavoro e orgoglioso di aver contribuito alla grandezza del paese se ne torna al suo umile lavoro al Fmi, dà le ultime indicazioni e spegne la luce. C'è da tagliare 20 o 30 Miliardi di euro entro l'anno, vi assicuro non di più, ma dopo, sarà tutta un'altra musica. Dimenticano di aggiungere che ci vorranno circa vent'anni di rasoiate per riportarci entro i parametri del fiscal compact, parentesi, chi ha firmato quel trattato si è minimamente reso conto di quello che stava facendo? e se si, perchè l'ha fatto? Ha tutelato i nostri interessi? Tra le perle inarrivabili delle ultime disposizioni c'è il taglio degli ecobonus ed il loro rinvio a un dopo indeterminato, si riempiono la bocca di Germania, Germania e poi in molti casi fanno tutto il contrario. Lì hanno puntato alla riqualificazione energetica del patrimonio edilizio con risparmi colossali, da noi si tagliano gl'incentivi al settore. Ci sono o ci fanno? Aldilà dei teoremi possiamo dire, benevolmente, che questi sono totalmente inadeguati a portarci verso un futuro minimamente accettabile

giovedì 4 settembre 2014

Riforme strutturali

Immaginiamo di andare dal medico per un male ai piedi. Guarda, valuta poi da la sua diagnosi: lei ha bisogno urgente di riforme strutturali, subito,abolisca il senato, tolga l'art.18 e faccia le riforme costituzionali senza indugio, se non lo fa rischia l'amputazione. Sarà, ma non mi sembra molto convincente.
Alla riunione con gl'insegnanti la musica non cambia. Suo figlio è bravo, intelligente ed ha molte possibilità ma se non si fanno le riforme dovrà ripetere l'anno, è così ci deve credere, si dia da fare e non perda tempo
L'elettrauto non è da meno, buona macchina dice, ma senza le riforme non avrà vita lunga, mi creda, nel suo interesse, le faccia queste riforme e si toglierà il pensiero
Lei mi guarda seria poi si lascia andare ad un crudele sfogo: Pensavo che avresti fatto le riforme subito, il giorno dopo che ci siamo sposati ma non è stato così
Mi sveglio di colpo, accendo la radio e...

Merito(crazia)

Immaginiamo il prof. John Keating, il protagonista dell'attimo fuggente, alle prese con i test, i nuovi criteri di valutazione che la scuola italiana si sta dando. Quante possibilità avrebbe di insegnare? Praticamente nessuna perchè quelli come lui sono l'espressione di un modo di vedere le cose e d'intendere la scuola all'opposto delle nuove tendenze e fantasia,  coraggio,indipendenza sono considerati non solo inopportuni ma anche pericolosi metodi educativi. La parola d'ordine regina è "merito" ripetuta in tutte le salse, ma come si valuta un docente o peggio ancora uno studente?C'è un criterio per quantificare i risutati degli uni e degli altri? Quali numeri ci informano sulle passioni trasmesse, sulla fiducia verso il futuro e nelle proprie scelte? Tutto ciò che si vuole sono cittadini che sappiano accettare senza tante storie il posto loro assegnato, chi ha ambizioni e forza ma non possibilità non ha speranze nella nuova scuola, per lui non c'è posto, come non ce n'è per i docenti non allineati

mercoledì 3 settembre 2014

L'internazionale dei tosatori

Tra loro si cercano, si conoscono, si apprezzano e si aiutano a vicenda quando qualcuno ha bisogno dell'altro, si potrebbe anche pensare ad una combriccola chiusa ma compatta, che fa quadrato e non lascia spazio agli estranei. Stiamo parlando dei tosatori, stirpe ormai consolidata nelle istituzioni, nelle banche e negli organismi internazionali, quando qualcuno sgarra o va fuori dal recinto, casa, patria e agenzia di rating,viene espulso ed esiliato fuori dalle sacre mura. Naturalmente, al posto dell'ateo viene assunto un devoto fedele del culto dei tagli, di sicura affidabilità e di provenienza bancaria, vedasi il rimpasto lampo nel governo francese dove appunto un giovane cultoredel rigore e del libero mercato ha sostituito il miscredente che aveva osato mettere in discussione il credo aziendale e la fede nello spread. Adesso il ggiovane premier francese viene a godersi il suo trionfo da noi, ospite del festivalone che sicuramente lo acclamerà come un eroe insieme alle nostre fotogeniche ministre.Dateci una cesoia e vi solleveremo il mondo, non sembrano chiedere altro.