martedì 4 aprile 2023



MARCO TULLIO CICERONE

 

Spesso  si coltiva l'idea dei vertici militari americani pieni di gente esaltata ed ignorante, un pò alla dottor Stranamore, tanto per capirci. Ma se c'è una professione in cui niente è lasciato al caso ed in cui il personale è altamente istruito (almeno ai vertici) è la professione militare. Paradossalmente se le decisioni venissero lasciate nelle mani dei militari ci sarebbero pochissime guerre perchè chi è sul campo valuta i costi ed i benefici e non si lascia andare a considerazioni etiche e tantomeno politiche, il bene ed il male non fanno parte delle loro dotazioni ideologiche. Hanno studiato i classici e conoscono benissimo tutte le fonti storiche, compreso Marco Tullio Cicerone il quale in una frase celebre diceva una cosa semplice ma poco approfondita dai rapprentanti del popolo, cioè i politici. La frase è questa:

LA PIU' INGIUSTA DELLE PACI E' PREFERIBILE ALLA PIU' GIUSTA DELLE GUERRE.

lunedì 5 aprile 2021

FAR FINTA DI ESSERE SANI,

Tanti anni fa, sembra quasi che sia passato un secolo un secolo, Giorgio Gaber cantava la difficoltà ad essere omologati, tutti con l'obiettivo comune di efficienza salute competitività. Mai nessuna debolezza imperfezione emozione, fuori dalle righe di un comune sentire, di una cornice di ovattata di consuetudini ed adattamenti. Il rischio era quello di essere espulsi dalla comunità, di essere relegati ai margini di un pensiero debole e perdente e senza nessuna speranza di venire reintegrati: una volta fuori la porta era chiusa per sempre, adattarsi mimetizzarsi ma mai lasciare la presa. Cura maniacale del corpo, socialità ambientale, legata cioè all'accrescimento della propria autostima ed al riconoscimento degli altri, visibilità ed ambizioni adeguate, pochi scrupoli nel raggiungimento dei propri scopi. Poi improvvisamente cambia tutta la narrazione: essere sicuri, motivati, senza particolari apprensioni o paure diventa un comportamento irresponsabile da biasimare e condannare in toto. I nuovi must diventano la diffidenza, l'insicurezza, la paura di un qualsiasi contatto sociale, chiusi nel proprio bozzolo senza nessuna vicinanza se non virtuale, questo è oggi essere cittadini responsabili. Sono stati rivalutati comportamenti prima ritenuti indegni: la delazione, l'accettazione a priori di qualsiasi limitazione alla propria libertà, il rintanamento in un egoismo "altruista": si faccio cose che prima mi sarei vergognato solo a pensarle, ma che adesso faccio per il mio bene e per quello degli altri, e così via via in una discesa primordiale verso puri istinti di sopravvivenza. Ma probabilmente il buon Giorgio aveva previsto anche questo

sabato 14 luglio 2018

BENITO CERENO

Quando la realtà è difficile da raccontare si ricorre alle favole e se il pubblico è adulto ai libri. Piccola premessa. Per tutti quelli che invocano la "libertà" di stampa, l'importanza dei giornali nell'indicare il giusto ed il vero, suggeriamo un'attenta analisi dei fatti e di come sono stati narrati. Dunque c'è il solito barcone e c'è la solita nave pronta ad accoglierli, ma la nave è piccola, piccolissima. Nonostante ciò ingaggia una lotta con la guardia costiera libica e si prende a bordo tutti i disperati, poi comunica subito alle autorità italiane che la situazione a bordo è molto critica, ergo, i migranti devono essere subito sbarcati o trasbordati. Domanda numero uno: Perchè, nonostante l'intervento libico hanno preso a bordo i migranti? Chi li ha autorizzati? Perchè? Adesso con concitati messaggi alle autorità italiane dicono di essere in pericolo e minacciati di morte se non fanno rotta verso l'Italia. la massa di disperati viene imbarcata su una unità militare. Se le cose stanno come dicono c'è di mezzo un reato gravissimo ma improvvisamente con la nave ancora in viaggio le versioni cambiano, si, ci sono stati spintoni e parole grosse ma nulla di più, in sostanza dicono non è successo nulla di grave. Delle due l'una: O c'era pericolo o non c'era, allora è procurato allarme. I media annacquano ancora di più la vicenda, alcuni giungono a dire che anche se ci sono state minacce ed un dirottamento i migranti vanno capiti e perdonati perchè non volevano tornare in Libia. Bum! Campioni di tolleranza e civiltà! Si potrebbero far loro rileggere le centinaia do occasioni in cui  la loro intransigenza è stata totale ed assoluta e solo per reati d' opinione. Che dire? Miserabili può bastare? La vicenda ricorda in modo impressionante quella del libro Benito Cereno di Melville, ma siccome viviamo in tempi di civiltà, hanno cambiato il finale

sabato 24 marzo 2018

PIANGONO E FONDONO

La parola d'ordine ufficiale è quella di fare presto perchè la nostra " Ingovernabilità" mette a rischio l'equilibrio di tutta l'europa. Questo è quello che passa nei media, nei giornali, nelle tv. Non possiamo permetterci lo stallo perchè i " Mercati" non ce lo perdonerebbero. Ma poi nei fatti, le cose vanno in modo diverso, molto diverso. Le consultazioni per formare o cercare di formare un nuovo governo inizieranno esattamente un mese dopo le elezioni, se tutte le altre scadenze e procedure del caso saranno state rispettate. Come senso dell'urgenza non c'è male ma non è finita perchè sono in atto tutte quelle modalità che fanno capire che in realtà non c'è molta fretta, anzi. Il motivo? Ce ne possono essere tanti, dal ricompattarsi al prendere tempo all'organizzare una guerra di logoramento ma uno in particolare viene sottovalutato. Nel frattempo( loro dicono) un governo c'è ed è nel pieno delle sue funzioni dal momento che non si è mai dimesso, cioè siamo andati a votare, la maggioranza si è dissolta, molti ministri sono stati bocciati nell'uninominale, non c'è più quel blocco di potere ma... noi andiamo avanti come se non fosse successo niente. Più passa il tempo e più le decisioni rimangono nelle mani di prima, con l'aggravante che non c'è un parlamento che possa votare, tutto passa quindi attraverso decreti ed atti governativi. Elementare Watson, in casi simili la transizione avviene con la gestione ordinaria cioè solo ed esclusivamente con tutte quelle modalità utili per la continuazione delle procedure necessarie alla gestione del presente, niente dovrebbe fatto o deciso all'infuori di tale limite ma le cose stanno andando in modo molto diverso con vari tromboni ed editorialisti che anzi incoraggiano tale comportamento.Non aspetttiamoci niente di buono per i prossimi mesi

sabato 17 marzo 2018

REALISMO MAGICO

Siamo tutti vittime e protagonisti in questa strana cosa cosa chiamata rete dove si diventa famosi per le scoregge con le ascelle o si perchè si parla di niente ma con un occhio di riguardo per lo slang giovanile. A decidere il nostro destino virtuale sembra sia uno (o più) algoritmi, giudici inflessibili, e, se l'opprtunità lo vuole, generosi. Dunque si parla di realismo, inteso come discorso del possibile contro l'impossibile, del fattibile contro l'utopia. Al centro di ogni discorso sul fattibile c'è sempre la SOSTENIBILITA'. Niente è reale se non sostenibile nei conti, due più due DEVE sempre fare quattro. A prima vista il discorso e l'approccio sembrano inattaccabili ma un numero che cos'è se non un'entità astratta, una nostra invenzione per renderci più semplice la vita? NO, ci dicono, i numeri hanno una vita propria, una propria essenza, non hanno bisogno di niente altro che della nostra fede in loro, assoluta, cieca, totale. Così da strumenti convenzionali sono diventati entità trascendenti con i loro dogmi, le verità rivelate e le pene per i miscredenti. Non credi alla rivelazione, pensi che un numero sia solo il riflessodi una condizione posta a priori? Pensi che i numeri, come tutte le invenzioni umane siano manipolabili? Meriti l'inferno, cioè la scomparsa da ogni canale comunicativo

mercoledì 14 marzo 2018

CORO DI ANGELI

Improvvisamente, tutti insieme, nello stesso giorno e usando tutti le stesse parole,nei giornali viene fuori il problema dei giovani. Ci si aspetterebbe un'analisi completa delle cause e dei rimedi. Niente, scordatevelo. Non una dissipazione di ricchezza del paese da parte di una o più classi dirigenti al governo del paese in questi anni, non una una mancanza totale di programmazione economica che ha distrutto un sistema produttivo tra i più grandi al mondo, non una subordinazione a direttive europee suicide (per noi beninteso), non una preferenza all'autocoservazione dei gruppi dominanti a scapito dei bisogni collettivi, no, niente di tutto questo: la causa è nell'egoismo dei padri che hanno preteso ed ottenuto pensioni dignitose che non li facessero morire di fame, ora queste pensioni, dicono lorsignori, rischiano di compromettere il futuro dei giovani. Inaudito quello che hanno ottenuto questi vecchi e fuori da ogni controllo razionale. Perchè non hanno preteso di razzolare nei cassonetti e di fare la questua invece di rubare il futuro ai loro figli? Che dire ? giornalismo d'accatto e giornalisti a la carte, pronti per ogni battaglia giusta e sacrosanta. Sopratutto se la prima nota del coro, quella che serve per l'intonazione del canto viene dall'alto

martedì 6 marzo 2018

DOPO IL DILUVIO

L'operazione salvataggio è riuscita quasi in pieno. Sotto il diluvio hanno serrato le file, liberati gli ormeggi si sono affidati alla buona sorte, e si ritrovano adesso quasi tutti, sani e salvi in mare aperto dentro l'arca che hanno saggiamente costruito prima. L'arca è inutile negarlo si chiama "Rosatellum" ed ha impedito che:
Scattasse il premio di maggioranza
La prima forza politica potesse assumere il ruolo di leader nelle consultazioni
Che si potessero formare allelanze eterogenee
Che la classe dirigente al potere venisse annientata. Grazie al proporzionale infatti si sono salvati quasi tutti i big sebbene sconfitti pesentemente nell'uninominale
Che dire? Un'operazione da manuale, quasi da protezione civile. Una volta tanto lode al merito, non avrebbero potuto fare di meglio per autoconservarsi e proteggerersi. Una volta verificata l'impossilità di qualsiasi maggioranza, fermeranno l'arca nel porto più vicino e scenderanno uno ad uno per ripopolare la terra con il loro verbo. Elementare Watson