sabato 11 novembre 2017

Social e numeri

Uno dei grandi guru dei social network butta il sasso: Sono pericolosi. Sono programmati per essere pericolosi per la salute e la tenuta mentale degli utenti, succhiano tutto quello che possono e sputano l'osso. La favola che siano stati inventati per dare un'opportunità di parola e di dibattito alla gente si sta rivelando appunto una favola. Allora io ho qualcosa da dire, buona, cattiva, stupida, intelligente non importa. Ma se non trova l'utilità e la condiscendenza dei padroni dei motori di ricerca allegati al sistema il mio post rimarrà per sempre in uno scantinato, irricevibile e nascosto ai più. I social non sono fatti per metterci in contatto ma per far si che siamo noi a fornire loro dati, gusti, tendenze per prodotti da venderci. Monopolizzano o rubano il nostro tempo e la nostra attenzione per un like in più, per un misero commento, che guarda caso, quando stai per perdere la fiducia... arriva puntuale. Briciole, avanzi buttati con moderazione e raziocinio per farci stare attaccati al sistema. Adesso qualcuno ci dice che il tutto è stato costruito con abilità e grandi conoscenze chiamate anche algoritmi che analizzazano scandagliano la nostrà personalità e ne ricavano una montagna di denaro. Un piccolo consiglio è quello di seminare le nostre ricerce con tanti semi avvelenati in modo da mettere, per quanto è possibile, questo mostro fuori strada. Digitare le cose più strambe ed inusuali in modo far perdere il senno a questo Leviatano, nutrirlo con cibi sbagliati e fargli avere, almeno, dei forti mal di pancia. Possono prevedere, analizzare ma probabilmente ancora queste macchine inquietanti e mostruose non possono capire quando qualcuno le sta prendendo in giro. Per adesso