mercoledì 27 agosto 2014

Terra bruciata

Cosa sta succedendo? Per quasi vent'anni un omino buffo aveva tentato di imporre il suo modo di vedere le cose, con alcune c'è riuscito, con molte altre, no, per l'opposizione dura di di tutto un movimento d'opinione e di buona parte della stampa, poi questo signore, per motivi inspiegabili (gli erano state aperte tutte le porte) decide di andare all'opposizione, miracolo dei miracoli, tutto ciò che non gli era riuscito da presidente lo ottiene da ex. Ricapitoliamo, un governo di "sinistra" in pochi mesi attua tutto il piano B: riforma della scuola che smantella quel poco che rimane di pubblico, defiscalizza le paritarie, decreta il merito unico fattore da valutare e seppellisce l'uguaglianza di accesso e possibilità. Riforma il mercato del lavoro secondo la classica cura della macelleria sociale, riforme istituzionali illiberali e fraudolente che danno tutto il potere a forze ampiamente minoritarie, privatizzazioni, tagli selvaggi al welfare perchè "non ce lo possiamo più permettere", attacco ai beni comuni con la scusa dello smantellamento delle partecipate,riforma della giustizia E' sparita qualsiasi opposizione credibile, forse è proprio questo il motivo di tanta fretta, un momento così non dura in eterno (per loro, beninteso) e va sfruttato al massimo. Non c'è più alternativa, hanno creato un modello unico, irripetibile e indiscutibile: così è, per il vostro bene accettate tutto e non mettete indiscussione niente. Se lo fate ve ne pentirete.
PS: tutto quello che sta succedendo da noi è già successo in Argentina. Se avete tempo, guardatevi il bellissimo film "Diario di un saccheggio" di Fernando Solanas, lì c'è anche il finale della storia.

sabato 23 agosto 2014

Guerre democratiche

Quasi un anno fa tutti aspettavamo l'attacco occidentale alla Siria, era questione di ore ci dicevano, ma quello che deve essere fatto va fatto senza tentennamenti ed incertezze perchè lì sono in pericolo  i nostri valori, tutto quello in cui crediamo, calpestati da un dittatore sanguinario che deve essere rimosso ad ogni costo. Poi l'attacco non ci fu e molti nostri grandi editorialisti, penne supreme del giornalismo rimproverarono Obama per la sua ritrosia ad intervenire, grave errore dissero, i nomi di questi geni si potrebbero fare senza alcuna difficoltà ma gli archivi dei giornali sono facilmente consultabili e ci evitano la fatica. Dopo una anno è probabilissimo un intervento occidentale per aiutare e sostenere lo stesso dittatore che prima si voleva bombardare e tutto il codazzo di pennuti assortiti adesso sono lì che reclamano i bombardamenti umanitari con Assad alleato contro la marea fondamentalista. Ecco, questi signori non provano mai un pò di vergogna? O sanno scrivere solo sotto dettatura?

sabato 16 agosto 2014

Avanti un altro (imbecille)

Probabilmente li pagano un tot al chilo, o forse contando le parole e le virgole perchè ragionando sul senso di quello che scrivono meriterebbero solo dei calci nel sedere, non per partito preso naturalmente ma per il rispetto che si deve alla logica ed ai numeri. Un tizio, forse un giornalista (?) ci dice che l'Europa col 7% della popolazione spende il 50% del welfare mondiale ed è questo che la portando alla rovina! Torna dopo una parentesi breve la famosa frase che per un pò, forse per pudore veniva sottaciuta: Non ce lo possiamo più permettere, ricetta, meno tasse e meno spese e tutto ripartirà. Quante volte l'abbiamo sentita questa musichetta? Tante, troppe volte. I tagli producono recessione, calo della domanda, disoccupazione? E' solo perchè non si è tagliato abbastanza, come quando i medici facevano morire i pazienti con i salassi e le purghe, unica terapia consigliata ed applicata, ma loro dicevano che era colpa del ritardo nell'applicazione delle cure, che se fossero stati chiamati prima avrebbero senz'altro dato ottimi risultati. Cari Editorialisti, non vi viene il dubbio che le vostre fesserie seriali e ripetitive non convincano più nessuno? Fatevelo venire questo dubbio e non pensate sempre al frigo pieno

Rete annullata

Nella seconda metà degli anni '70 esplose il fenomeno delle radio "libere", migliaia di emittenti, cronache, telefonate a valanga degli ascoltatori che commentavano in diretta ogni cosa, ogni avvenimento. Tutto faceva notizia tra fesserie, cronache locali, politica e dibattiti improvvisati ed estemporanei, poi le piccole radio chiusero una dopo l 'altra per inedia o perchè divorate dai grossi network e piano piano la situazione è diventata quella di adesso: poche frequenze attive e rigorosamente in differita, la diretta è stata quasi abolita, meglio un bel nastrone che trasmette musica e notizie a ciclo continuo senza alcuna possibilità per l'imprevisto o peggio per l'irruzione della nuda cronaca. I contenuti vengono trattati, manipolati, resi innocui e poi trasmessi seconda le esigenze del momento. A 40 anni di distanza ci risiamo, dopo la sbornìa da Web, si ritorna coi piedi per terra, l'illusione anche stavolta è durata poco, motori di ricerca, provider, si sono messi all'opera per costruire dei bei guinzagli per dirigere l'utente collegato dove vogliono, per fargli vedere ciò che vogliono e sopratutto non fargli vedere ciò che non vogliono. Esagerazioni? Può darsi ma date un'occhiatina a you tube, ai social, e vi accorgerete che l'informazione non è quella che arriva ma quella che esce, filtrata, addomesticata, resa docile dalla sparizione di immagini e situazioni non coerenti con la narrazione in corso

mercoledì 13 agosto 2014

Idee per la casa

Siamo  un popolo bizzarro, sempre sul punto di essere dichiarati finiti ed al capolinea ed invece sempre in piedi, nonostante tutto e tutti. Ecco, il punto è questo, chi è che frena queste incredibili capacità e ci condanna ad un presente mediocre ed a un futuro misero? In un mondo che cambia ad un ritmo vertiginoso e premierà le capacità innovative ed i modi nuovi d'interpetrare il mondo e le nuove tecnologie, perchè ci dobbiamo tenere una classe dirigente che reputa come prioritarie scelte obsolete, costose e che divorano risorse e territorio? Se andiamo ad analizzare in dettaglio queste scelte c'è da rimanere congelati dalla paura, ma davvero pensano di risolvere i nostri problemi cercando il petrolio nell'adriatico, facendo inceneritori,scavando buchi per farci passare il niente,costruendo raccordi e tangenziali inutili, costruendo fin dove non si può più costruire perchè abbiamo esaurito il territorio? Ma questi ci sono o ci fanno? Probabilmente buona la seconda. Mentre tutti ormai cercano, e spesso trovano, sistemi che creano energia pulita dai propri rifiuti, noi ci affidiamo alle sempre valide discariche dove si guadagna non in base al riciclo ma solo in base al peso di quello che entra,mentre tutti abbandonano il fossile noi scandagliamo il mare e trivelliamo la pianura padana per ricavarne risorse infime e danni irreversibili. Dove sono le infrastrutture leggere tipo una rete connessa e veloce? dove i raccordi ferroviari? dove stanno i piani  per il controllo geologico? dove i piani per le acque? dove le innovazioni utili per la nostra piccola e media impresa? dove le risorse per la ricerca? Tutta questa voglia di nuovo viene compressa e relegata ai margini, ma potrebbe venir fuori. La loro paura è proprio questa.

Il nuovo che arretra

la cosa più sorprendente è il silenzio. In un passo del suo libro più famoso Malaparte ci racconta della scomparsa del suo amato cane, lo ritrova in una specie di canile in condizioni indescrivibili insieme con gli altri sfortunati compagni che condividono la sua sorte, ebbene il buon Curzio ci dice che la cosa più insopportabile non erano le sofferenze di quei poveri animali ma il loro silenzio, non un ululato, un lamento, niente: gli erano state recise le corde vocali. Che fine hanno fatto i movimenti d'opposizione, le voci discordanti dal coro? Qualsiasi paese può sopravvivere anche con pessimi governi ma mai senza una buona e solida opposizione, forze d'opinione che spingano in questa o quella direzione, se manca tutto questo le tentazioni autoritarie sono quasi inevitabili. I mille rivoli del malcontento sono monitorati, controllati in modo che non si possano mai ricongiungere e unificarsi creando qualcosa di veramente alternativo agli equilibri di potere in corso e quando ciò avviene (o c'è il sentore che possa avvenire) ci si premura di sgretolare il fronte dall'interno, con defezioni, compravendite o minacce. Sono invincibili? al momento attuale sembrerebbe di sì, niente succede e avviene senza che possano prevederlo e controllarlo e la famosa rivoluzione del Web si sta dissolvendo con la stessa rapidità con cui era nata. Ma mai dire mai.

martedì 5 agosto 2014

la prevalenza del cretino

Dunque, ottimo e gentile professore, ho letto con attenzione il suo editorialone del martedì e vi ho trovato tante falsità ed inesattezze tali da sconsigliarmi di seguire i suoi corsi. Prima bestialità degna di un discorso da bar: uno che va in pensione con 42 anni di lavoro e campa trent'anni diventa un peso per la comunità.Qui la matematica non le viene in soccorso, anzi. Seconda bestialità le pensioni sono pagate dai contribuenti (?), ma cosa sta dicendo, ma dove lo ha letto, dove ha studiato. Le pensioni sono erogate non dalla fiscalità generale ma dai contributi versati dei lavoratori che sono due cose diverse. L'Italia poi è uno dei pochi paesi in cui tali contributi coprono anche le spese assistenziali, assicurazioni, infortuni, cassa in deroga, ove tali spese altrove sono coperte dalla fiscalità generale. Un bel ripassino no? Perchè non dite chiaramente che il discorso sulle pensioni è solo ideologico? Non ha niente a che fare con i numeri ed i bilanci, ciò che si vuole è far passare il lavoratore dall'officina (o dall'ufficio), alla bara, senza tappe intermedie. Ditelo, ditelo e forse la gente se ne farà una ragione