sabato 18 febbraio 2017

Tra Antigone e Medea

Si può amare così tanto un figlio fino a fargli involontariamente del male? Si può amare così tanto fino a non capire ed a non sentire niente, solo la voce del Re e delle sue leggi contro quelle del cuore? Non giudicare in questi casi è la cosa più giusta da fare. Tutte le felicità si somigliano ma le infelicità sono ognuna diversa dall'altra, ma cercare di capire aiuta, chi è perchè ci fa agire in un certo modo e non in un altro. Lei è una figura tragica, con delle solide certezze fatte di regole e doveri, che fa dell'integrità formale,  dell'essere dentro al contesto in tutto e per tutto una ragione assoluta, al di fuori della quale non c'è niente, solo il vuoto ed il caos. Il minimo scarto da questo contesto è visto quindi come una minaccia a se stessi ed agli altri. Che la terra sia lieve a questo ragazzo

giovedì 9 febbraio 2017

New's corporation

Chiamo l'idraulico per un guasto agli impianti. alla fine mi accorgo che ha fatto male il suo lavoro, non ha sistemato quello che doveva sistemare, cioè non ha fatto quello per cui era stato chiamato e pagato. Lui si offende e mi dice che si rivolgerà all'ordine degli idraulici per i miei rimproveri. Ma qui si tratta che tu hai fatto male e stai facendo male il tuo lavoro, punto. Niente da fare, lui si sente offeso e ribadisce il suo proposito di rivolgersi a chi lo rappresenta per maltrattamenti e lesioni gravi alla sua onorabilità. Fuor di metafora, questo è quello che sta avvenendo nel mondo dei media , italiani e non solo. A tutti coloro che li criticano loro rispondono che non possono essere attaccati perchè loro fanno sempre le cose giuste ed ogni rilievo nei loro confronti è una ferita alla libertà di stampa. Allora, cerchiamo di capire. Se io do rilievo ad una notizia piuttosto che un'altra, se ne ometto del tutto od  in parte i contenuti, se li modifico, se cito fonti non attendibili, se non smentisco notizie precedenti palesemente false, sto facendo un buon servizio per la libertà di stampa? Sto difendendo la democrazia? Ribadiamo che si tratta di rilievi e inesattezze od addirittura falsità certificate, facilmente verificabili, non punti di vista del lettore. Grandi penne, editorialisti, cronisti, intellettuali prestati all'editoria, non sarebbe il caso di cominciare a fare un pò di autocritica invece di appellarsi a cose fuori luogo? Se i giornali sono in picchiata nelle vendite, se la loro credibilità è a livelli infimi, è solo colpa di chi li critica o della scarsa qualità del prodotto che offrono?