sabato 14 ottobre 2017

COMUNICAZIONE

Il mondo dell'informazione si sa è pieno di contraddizioni, veleni, campi contrapposti. Questo almeno è quello che succedeva fino a non tanto tempo fa, poi, da qualche anno tutto è cambiato. E' come se un enorme aratro avesse livellato tutto il terreno, dissodato e reso uniforme. Spoglio da qualsiasi ingombro, tutto lineare e con vista sull'orizzonte. Non ci sono più posizioni intermedie, di centro, estreme o moderate, niente di tutto questo ma solo una voce unica per qualsiasi argomento. Per andare sullo specifico ogni buon giornalista sa che su ogni argomento lui ha una sola posizione da esprimere, e solo quella. Guarda caso è sempre la posizione ufficiale, quella della grande narrazione, e questa posizione deve essere difesa ad oltranza,in molti casi, contro l'evidenza e la logica. Legge elettorale, vaccini, immigrati, pensioni, europa, euro, nessuno si deve permettere di andare oltre la linea tracciata, e se lo fa, cambia mestiere. Ogni tanto qualcuno muguna, balbetta qualche obiezione ma mai niente di serio, una posizione netta. Ogni tanto qualche argomento si aggiunge all'elenco e viene subito recepito nel modo giusto. Ultimo arrivato, fresco fresco è relativo all'alternanza scuola lavoro. Tutti a dire e ribadire che è una cosa buona e giusta e che nessuno si può permettere di metterlo in discussione per chè E' il progresso, e non possiamo farne a meno, Qualcuno che metta in discussione questo concetto di progresso, di studio e di lavoro così correlati non si trova, non c'è. Andare a mettere in discussione uno dei dogmi delle sacre scritture del neoliberismo è inconcepibile ed evidentemente, cosa da non fare. Vorremmo un giornalista alla Fantozzi, pazzo e con la rabbia negli occhi, che dicesse E' UNA BOIATA PAZZESCA su uno di questi argomenti. Uno, solo uno, di quelli firmano editoriali e scrivono sui grandi fogli