giovedì 8 febbraio 2018

STABILITA'

Il nostro modello di democrazia ha circa 200 anni, poco più poco meno, e li dimostra tutti. Nata come strumento di integrazione, cultura del futuro, progetto, ideali e riscatto dei più deboli è via via diventata altro. Il buon Churchill diceva che era il sistema peggiore di rappresentanza, esclusi tutti gli altri.Ci è andato molto vicino ma non immaginava certo la deriva degli ultimi trent'anni, altrimenti ci avrebbe pensato un pò prima di dare quel giudizio. Cosa è successo negli ultimi decenni? Da impulso progettuale, immagine del futuro, la "democrazia" è diventata fotografia del presente, gestione dei processi in corso ed eventualmente blocco dei medesimi ove diventassero minacciosi per la " Stabilità". Il tutto ammantato da frasi Orwelliane sul cambiamento, sullo sviluppo e sulla fiducia nella scienza e nel progresso ma con l'occhio sempre vigile a bloccare ogli possibile spiraglio di novità foriere di minacciare lo status quo ed i rapporti di forza presenti Si vota, si va a votare ma, tengono a farci sapere i media, le grandi penne, le forze politiche,di destra, di sinistra, di centro, di governo e di opposizione che chiunque vinca non si può fare un granchè fuori dai limiti del possibile. Possibile stabilito virgola per virgola, dalla grandezza delle mele alle tasse sui sacchetti da trattati internazionali. La cosa impressionante che tutti i convitati accettano questo stato di cose ed anzi facciano di tutto per rassicurare gl'interlocutori europei o mondiali. Allora, cari signori, se la politica può fare niente o quasi per delineare un futuro diverso dall'attuale, che poi è il fine principale della politica,per cosa ci chiamate a votare? Per quale modello di società che non sia questo?

martedì 6 febbraio 2018

IMPRONTA

Due interviste a poca distanza l'una dall'altra ci fanno capire molte cose. Come diceva Sherlock Holmes la verità sta nei particolari più semplici, che guarda caso però sono quelli che scartiamo subito. Due signori, due uomini tra i più ricchi del mondo e tra i più potenti ci dicono a distanza di pochi giorni le stesse cose, ci danno la stessa visione del mondo. Può essere, perchè non dovrebbero farlo? Ma il punto strano è che questa loro visione del mondo del futuro del presente è la stessa, quasi un calco, una stampa di precisione, del pensiero mainstream riportato giornalmente dai media, dai governi in carica, dalla classe politica quasi in toto e dai gruppi dirigenziali al potere ovunque. Una virgola in più od in meno non c'è. Elogio della globalizzazione, delle riforme in corso, della necessità di OBBEDIRE alla scienza, della necessità della libertà e dei controlli, della filantropia come alternativa al welfare, apertura totale dei mercati del lavoro come segno di civiltà ed integrazione. Questi due si sono fatti influenzare dalla politica e dai media? Improbabile, molto improbabile. Può essere successo il contrario

lunedì 5 febbraio 2018

NOTIZIE DAL FONDO

Si, indubbiamente erano delle urla, schiamazzi che improvvisamente inondavano la tranquillità delle prime ore del mattino. Poche indagini e la provenienza è accertata con sicurezza e precisione: provengono dalla radio. Poche cose possono essere disturbanti come la rottura di antiche e consolidate abitudini, la voce del cronosta che legge e commenta con calma gli argomenti e le notizie del giorno, analizza i fatti più importanti e risponde alle argomentazioni degli ascoltatori, ottimo servizio reso alla comunità, di cui non potremmo mai ringraziare adeguatamente gl'ideatori. Le urla vengono da una radio vicina che secondo le migliori intenzioni dovrebbe prepare i ragazzi ad una giornata allegra e piena di vitalità, niente, cerco di minimizzare gli effetti di questa inondazione di suoni inarticolati, giro la radio in tutte le direzioni, ma, niente, il frastuono aumenta. Poi, improvvisamente, la calma, e riprendo l'ascolto del mio simpatico cronista che con voce sicura ma dai toni soft ripete che è tutto sotto controllo e non c'è da preoccuparsi più di tanto, che le cose vanno bene, sempre meglio, ma non bisogna abbassare la guardia perchè i distruttori di rendite e ricchezze, cioè, se non lo avessimo capito, del nostro livello di vita e del nostro benessere sono sempre in agguato. Pensioni? guardiamoci da chi vuole aumentarle o posticipare l'uscita, incoscienti che minacciano il futuro nostro e dei giovani sopratutto. Salari? Vanno bene così per rendere competitivo il paese, aumentarli? Pazzi solo a proporlo, ma certa gente si rende conto che dobbiamo tutto alla nostra credibilità ed alla fiducia che i mercati nutrono nei nostri confronti? Welfare? Tagliare, tagliare, è quella l'unica cura possibile e da mettere in pratica il più presto possibile. Poi si lancia in una analisi imparziale dell'utilità dei trattati internazionali, dei benefici e dei costi, utili alla nostrà solvibilità senza la quale saremmo soli e poveri. Si, sembrano spese insostenibili ed inutili, ma non è così, ripete con voce suadente, sono invece il termometro della nostrà affidabilità, cioè, sono soldi spesi bene, anche se a prima vista non sembra. Ma sono solo percezioni sbagliate di cui ci dobbiamo liberare al più presto. Poi improvvisamente arriva la botta, prevista ma temuta: LE RIFORME sono l'unica soluzione ai nostri problemi, rifiutarle vuol dire andare contro la modernità. E' una specie di legge di Murfhy, io ti faccio un elenco di cose e poi ci piazzo le rifome, ineludili e necessarie. Ho il mal di stomaco, sono in pessimi rapporti con i miei capi? Il mio gatto usa di tutto meno che sua lettiera? Colpa della mancata attuazione delle riforme. Un'idea s'insinua nella mia mente, malsana quanto si vuole ma istintiva, giro la manopola della radio e cerco di sintonizzarmi in direzione dei versi animaleschi delle risate immotivate e delle stupidaggini assortite. Mi da un senso di liberazione e di sicurezza