sabato 24 settembre 2016

Il futuro non è più quello di una volta

Fa sempre piacere rivedere qualcuno di cui avevi perso le traccie ed il ricordo, di cui forse non ti è mai interessato più di tanto sapere, capita, ma quando te lo trovi davanti non puoi fare a meno di chiederti il come ed il perchè. Sembra messo bene, sorride, ha un aspetto da manzo ben nutritoed il suo look è essenziale ed eterogeneo. tipico della fase in cui si comincia a mischiare il contenuto dell'armadio, associando magari pantaloni a zampa d'elefante con felpe cinesi. Chi può dire che tutto questo non abbia un senso? Mi dice che le cose gli vanno bene e che segue con passione gli avvenimenti in corso, legge i giornali, s'informa, cerca di stare al passo con i tempi. Cioè? Chiedo io abbastanza perplesso. Cioè cerco di adeguarmi ai cambiamenti. La cosa si fa sempre più interessante perchè  denota in lui una predisposizione innata alla stabiltà ed alla salvaguardia del minimo possibile ma cerco di saperne di più, e gli chiedo della sua vita di come se la passa. Dopo un attimo d'indecisione parte a raffica e mi fa una cronaca dettagliata dei suoi ultimi trent'anni, non tralasciando quasi niente, battesimi e funerali compresi, poi si ferma quasi di colpo. E dopo? Mancano gli ultimi due anni, cosa ti è successo in questo periodo? Niente di particolare, sto cercando lavoro. Ma tu un lavoro ce l'avevi.. So cosa stai pensando ma non è come credi perchè la mia azienda ha fatto la cosa giusta. Stai scherzando vero? No, niente affatto. Senza il sacrificio di qualche lavoratore l'azienda doveva chiudere. E tu hai accettato di essere sacrificato? Ho capito che era la cosa migliore da fare per loro, non avevano altra scelta, non possiamo più pensare come una volta di esserci solo noi al centro degli interessi, sono altre le priorità, lo sviluppo, la crescita, che non possono avvenire senza adeguati cambiamenti di mentalità e  difendendo a tutti i costi privilegi consolidati. Tu in tutti questi anni ti sei sentito un privilegiato? No, ma è giusto che le cose cambino. Non riuscivo a capire se diceva sul serio o mi stava solamente prendendo in giro. Hai un'indennità? No sto partecipando a degli stage di reinserimento, la mia indennità è lì, perchè sai questi corsi hanno un costo che io e tanti altri non potremmo permetterci, così invece la cosa è fattibile. Ti hanno già offerto qualcosa? Hanno detto che ci vuole un pò di tempo ma alla fine con le nostre nuove conoscenze non dovremmo avere problemi. Basta, per me era troppo ed era inutile dirgli che lui era già quasi vicino alla pensione, che un lavoro non lo avrebbe avuto mai più. Ma perchè? a che scopo? Avrei voluto picchiarlo e lasciarlo dolorante, avrei voluto gridargli in faccia che era solo un cretino che si era bevuto tutte le stronzate dei giornali e telegiornali, ma non me la sono sentita. L'ho salutato con la promessa di risentirlo al più presto. Spero per lui che l'attesa non sia troppo lunga

giovedì 22 settembre 2016

Lo stato delle rose

Il vocabolario è una delle più garandi invenzioni, un grande magazzino, un centro commerciale dove noi possiamo prendere a prezzi convenienti tutte le parole che ci servono, mescolarle,associarle per potere parlare e scrivere, dando a ciascun termine il giusto significato nel contesto di riferimento. Questo fino a qualche tempo fa continua......

sabato 10 settembre 2016

NUMERI PRIMI

Ci sono dei misteri che non sappiamo risolvere, nonostante la nostra tecnologia ed il nostro sapere. Il mistero dei numeri primi, il mistero delle voci dall'universo ed altri inquietanti segnali di cui non riusciamo a capire il senso. Ebbene, uno dei più singolari è la connessione intergalattica dei nostri giornali, i nostri fogli quotidiani, quelli che leggiamo con passione, quelli che c'informano sul mondo e su come vanno le cose. Perchè hanno tutti ogni giorno le stesse notizie, le stesse foto, gli stessi articoli e gli stessi commenti? Su qualsiasi argomento c'è una linea guida seguita da tutti, per esempio il gatto miao va a piedi da Torino a Milano? Ebbene la notizia risulterà su tutti i fogli nello stesso spazio, con la medesima importanza e le medesime motivazioni dell'editorialista di turno, senza nessuna improvvisazione. Si può cambiare solo qualche aggettivo, non di più. Basta dare una rapida occhiata, valutare il messaggio, sintetizzare il pastone ed il mistero appare in tutta la sua evidenza: Come fanno ad essere tutti uguali? quale misteriosa forza forza li spinge all'omologazione, alla copia conforme? Connessioni cerebrali? Empatia? Ecco un elenco minimo di similitudini per lo meno singolari.
Contrapposizione tra genitori e mense di asili e scuole materne
C'è una lotta sempre più serrata tra i genitori e la qualità del cibo che viene fornito ai bimbi dalle istituzioni. Questa lotta ha portato al rifiuto del pasto con consegunte ripiego sul classico panino casalingo preparato dalle mamme. Ebbene, TUTTI i giornali dicono che questo è pericoloso per la salute dei bimbi che devono mangiare ciò che viene loro proposto dal centro senza improvvisazioni o deroghe. Danno per scontato, per certo e per assoluto che il pasto ufficiale è ottimo, traparente e nutriente, cosa di cui i genitori dubitano e di cui chiedono conto. Senza ottenere una minima risposta. Ma per i giornali è una lotta sbagliata, causata come al solito dal web. Cari giornalisti, perchè non è possible cambiare i menù? Perchè è difficile chiedere trasparenza? Perchè delle mamme dovrebbero dare del cibo non adatto ai propri bimbi? Tutti allineati con le code dritte dritte, bravi, bravi giornalisti. Ma ogni tanto vergognatevi
Cure alternative o rifiuto di terapie ufficiali
Qui siamo al pieno delirio scientista, cioè di una scienza che si autocelebra e si richiude in se stessa e nella propria necessità assoluta, quasi una rivelazione divina: Io sono la scienza, fuori di me non c'è niente. Chi non è con me è contro di me. Anche un lettore medio, di cultura non elevata capisce l'imbroglio. Ma chi ha deciso di dare la patente di scienza a questa o quella terapia e negarla ad altre? In base a quali evidenze? Tirano in ballo delle cretinate assolute, senza senso, di comunità scientifica, una ed inalterabile, di terapie riconosciute ed inattaccabili, di vero e di falso, di scienziati e di ciarlatani. Noi non sappiamo se difendono  intereressi particolari, non è questo il punto, ma le argomentazioni usate. Perchè neanche un giornalista va contro queste posizioni? Perchè neanche un fogliettino volante si schiera per la libertà di cura? Perchè nessuno dice la SCIENZA, una ed unica, non esiste? E' solo una favola a cui per primi loro non credono. L'importante che lo credano i lettori

domenica 4 settembre 2016

Il grande imbanditore

Aveva l'aspetto stanco, il vestito in disordine ma appena lo vide non mancò di fargli un sorriso, appena accennato ma sincero. L'altro lo guardò bruscamente, con occhiate minacciose, preoccupato.
Perchè sei tornato?
Silenzio. -Enrico,non me lo vuoi proprio dire? C'eravamo abituati alla tua assenza e non c'era alcun bisogno che tu tornassi fra di noi. No, nessun bisogno-
L'avevano trovato che si aggirava tra stand e ristoranti, molti militanti lo avevano riconosciuto ed alla fine, come inevitabile che succedesse, la notizia si era sparsa in un baleno. Tutti volevano stringergli la mano, salutarlo, congratularsi per il suo ritorno, lui non mancò di dare un segnale a tutti del suo piacere di essere lì in mezzo a loro.Cercava di dare ad ognuno una parola di conforto, una speranza. Quando vennero a prenderlo stava cenando al ristorante sardo mentre una folla premeva fuori pre vederlo, sentirlo, erano tanti ed aumentavano attimo dopo attimo. Venne portato in una specie di deposito con sedie e tavolini accatastati e lì passò buona parte della notte, mentre la folla veniva fatta allontanare. All'alba era stato consegnatoal Grande imbanditore. Giorgio aveva ormai due fessure al posto degli occhi e si trascinava con fatica, il suo sguardo era quello di sempre, distante e distaccato ma attento, non poteva succedere niente che non avesse previsto, ed adesso,  provava a capire, ma non era facile. Gli diede un bicchiere d'acqua e lo fece sedere.
Prefererirei una sigaretta- Alla mia età non fumo più fece lui, e lo stesso dovresti fate tu. Ci fu un breve silenzio, si guardarono, mentre la luce del giorno piano piano schiariva la stanza, adesso tutto era definito, il telefono, la scrivania e le carte che occupavano tutto il ripiano.
Ti ricordi quando ti chiamavamo il grande imbanditore? Tu eri quello che sapeva tutto sui riti del partito, chi doveva stare davanti, chi doveva parlare per primo, chi non doveva, chi ci doveva essere nelle foto e chi no, quando far sapere la nostra opinione, quale fonti contattare, quando stare zitti.
Il mio lavoro non è cambiato di molto, la mia esperienza è sempre indispensabile, anzi, ti dirò, oggi più di ieri
No, non sei cambiato di molto, hai sempre un'ottima opinione di te
Non raccolse la leggera ironia ed andò dritto alla questione
Perchè sei tornato? Pensi sinceramente che qui noi, abbiamo ancora bisogno di te? Avevi lasciato un ottimo ricordo. tutti ti vogliamo bene per quello che ci hai dato, ma adesso, tutto questo che senso ha?
Sono tornato perchè sento che hanno bisogno di me, o di qualcuno che li faccia sentire di nuovo liberi, che li riporti ad una condizione di dignità e non li faccia sentire solo dei numeri, senza diritti ed identità. Non imamginavo che le cose potessero andare in questo modo, non era per questo che avevamo lottato, non era questo il futuro che avevamo promesso. Per niente.
CI fu un attimo d'imbarazzante silenzio poi Giorgio si avvicinò al viso del suo ospite e lo guardò a lungo.
Libertà, dignità ma credi veramente che questa gente sia interessata a queste cose? Ma credi veramente che la sera prima di andare a letto chiedano libertà ed altre cose simili? Sono altre le cose di cui hanno bisogno, cose di cui tu e quelli come te, non avete la minima idea.
Cioè?
Sicurezza, controllo. Sono come delle pecorelle che da sole vengono divorate dai lupi, senza una guida sono perse, smarrite. Sono loro che ci cercano, ci vogliono, per condurre le loro vite, indirizzarle. La vera sciagura sono quelli come voi, sognatori con la testa sulla luna. Ma che ne sapete voi che sproloquiate e sentenziate, noi, solo noi sappiamo ciò di cui hanno bisogno..
Sarebbe giusto dare loro un futuro dignitoso, non derubarli dei loro diritti, far scegliere loro ciò che è giusto e ciò che è sbagliato, permettere a tutti l'accesso allo studio, assisterli e curarli nel migliore dei modi
Le carte si sparpagliarono per terra e si ritrovò ad afferrare con forza la giacca del suo amico. Forse era stato un gesto istintivo o forse no, ma ci volle poco a ritrovare la sua abituale calma, si asciugò il viso con fazzoletto, poi gli  sussurrò piano ma con un tono deciso e perentorio
Vai via e non ti fare più vedere. Qui la situazione è già abbastanza complicata, lasciaci lavorare e non t'immischiare più in faccende che non ti riguardano.Poi lo abbracciò e lo lasciò andare

sabato 3 settembre 2016

CANI DA RIPORTO

La tragica morte della ragazza di 18 anni per leucemia continua a tenere le prime pagine dei giornali ma i toni si fanno sempre più determinati, perentori, assumono caratteristiche minacciose. Chi non è con la scienza è pericoloso, per sè e per gli altri. Punto. Non c'è dibattito, non c'è discussione. Si trattano i genitori come delinquenti solo perchè volevano rispettare le decisioni della figlia, si tratta la povera ragazza come una persona che non era capace d'intendere e di volere ma era maggiorenne, responsabile e  determinata. Forse è questo che dà fastidio? Una persona che sa quello che vuole e sopratutto quello che non vuole non è compatibile con la narrazione in corso che ci vuole tutti allineati e consenzienti dalla culla alle estreme fasi della vita. In questo come in altri casi i media si stanno comportando come cani da riporto: Partono all'assalto e vanno avanti finchè un fischio non li ferma, i loro denti sono affilati ed i loro occhi sono feroci, vanno dritti verso la carne. Si va verso un controllo dei corpi? Totale, assoluto, perchè qui non si tratta come ci vogliono far credere di scienza ed antiscienza, discorso portato avanti peraltro da gente che ha letto solo gli albi di topolino, ma di libertà. Posso scegliere di curarmi come posso dire di no, in piena coscienza e consapevolezza e nessuno, se non regimi orrendi e criminali, possono togliere questo diritto. Diritto sancito da noi da un articolo della costituzione

venerdì 2 settembre 2016

Scienza e bastone

Una giovane ragazza di appena 18 anni muore di leucemia. Quasi tutti i giornali  ci fanno sapere subito che questa volta non si tratta di malasanità ma del suo esatto contrario. Tutto l'apparato scientifico era pronto per assisterla ma dopo il rifiuto alle cure da parte dei genitori la situazione precipita fino al tragico epilogo. Questo è quello che ci è comunicato, omettendo un piccolo particolare. La ragazza era maggiorenne ed aveva espresso più volte la volontà di non voler fare la chemio. Questo modo di porre il problema da parte dei media sta diventando sempre più inquietante, cioè di porre " la scienza" al di sopra di tutto, senza alcuna possibilità di discussione o di dubbi. LA SCIENZA è una e chi non segue le sue volontà è un pericolo per tutti. Evidentemente chi la pensa così è un cialtrone perchè  nessuna cura garantisce la guarigione, abbiamo delle percentuali in base alle quali scegliamo la più efficace ma nessuna cura, di per sè è l'unica e la risolutiva. Siamo andati avanti, viviamo in un mondo migliore proprio perchè abbiamo capito che la soluzione migliore è quella che offre maggiori garanzie, ma non sta scritto da nessuna parte che per un problema ci sia solo una soluzione come invece ci vogliono far credere. Fuori da questa linea, per loro sono tutti criminali. Da una parte si riducono sempre di più spese di assistenza, prevenzione, cure, ricoveri, e dall'altra si inaspriscono i toni verso chi semplicemente non vuole più curarsi o non crede in quelle terapie. Stiamo arrivando al sondino ed al catetere obbligatorio? Saremo curati davanti alle forze dell'ordine? Il corpo è stato liberato, parecchi secoli fa da ogni costrizione, mutilazione, violenza, da parte di chiunque. Anche del Re