sabato 19 aprile 2014

Fine delle ideologie?

Con l'89 e la caduta del muro ci dicono, sono finite anche le ideologie, le grandi narrazioni e siamo tutti più liberi. I dubbi a tal proposito son venuti da subito e nel corso degli anni sono diventati certezze, ma quale fine delle ideologie, quale morte delle utopie se ci ritroviamo nel pieno di un mega pensiero dominante? Nel pieno di una narrazione fantastica ? Questo è il migliore dei mondi possibili, nessuno si deve quindi sforzare di migliorarlo perchè va bene così com'è,qui tutti possiamo diventare qualcos'altro da quello che siamo, basta solo volerlo e nessuno potrà impedircelo, qui comandano i (pochi) ricchi che decidono sulle vostre vite, ma lo fanno a fin di bene per far diventare tutti ricchi, qui si va avanti da soli, gli altri ci sono un ostacolo alle nostre legittime ambizioni,qui le mie capacità, astuzia, cinismo,mancanza di sentimenti contano molto di più dei miei meriti e delle mia istruzione, qui qualsiasi centesimo speso per gli "altri", diversi da me, sono soldi buttati, non remunerativi.

martedì 15 aprile 2014

Kim Jong-Il

Ogni giorno è una vittoria, una nuova frontiera abbattuta, il nuovo che avanza con il futuro radioso che ci apre le sue porte, il grande timoniere ci guarda e ci rassicura, con lui siamo in buone mani e non dobbiamo aver paura di niente. No, non ci riferiamo a Kim Jong-Il e gli organi di stampa che ne lodano le gesta non sono bollettini di partito ma "liberi" fogli d'informazione nostrani, storiche testate al servizio della verità, sempre e comunque. Cosa sta succedendo? Abbiamo una maggiornaza strana, con pezzi quà e pezzi là che sembrano quasi interi ed un'opposizione dura e pura: il rinato partito di F.I. ma veniamo al punto, si è mai vista un'opposizione che governa e detta le condizioni, mette i nomi giusti al posto giusto, contratta i futuri assetti dello stato,stringe patti d'acciaio tra strette di mano e strizzatine d'occhi? Forse solo il compagno Timoniere potrebbe darci una risposta precisa e competente, ma lui lì in Corea ha altro a cui pensare e ci lascia nel dubbio

sabato 12 aprile 2014

Nostalgìa canaglia

No, non ci siamo forse una messa a punto, una revisione, una sosta in garage sarebbe utile ed opportuna. Il fatto è che nonostante tutti gli sforzi non riesce ad essere convincente come lo era il suo maestro, annaspa, ripete le cose , anzi, a volte dà l'impressione di non credere neanche lui a quello che dice, cerca di essere disinvolto, spigliato, moderno nel linguaggio e nei modi ma alla fine risulta inadeguato anche per vendere enciclopedie. Rivorremmo indietro l'originale, l'unico inarrivabile imbonitore che a tue spese ti fa arrivare in casa il libro fotografico della sua vita. Da questo (ex) ragazzo non compremmo neanche un'astuccio di pennarelli.

venerdì 11 aprile 2014

Hanno la faccia come il cubo

I fatti, puri e sfrondati dalla retorica Repubblichina sono semplici e chiari. C'è un parlamento abusivo, fatto con una legge incostituzionale, c'è un governo che governa con numeri e premi di maggioranza illeggittimi, c'è il capo di una presunta opposizione, opposizione più che altro surreale e virtuale che ha perso i diritti civili e non può votare nè andare all'estero, c'è il fondatore di questa entità politica latitante, ci sono stati tre presidenti del consiglio designati dall'alto senza nessun lascito elettivo, c'è una maggioranza che va avanti con decreti e voti di fiducia, ma... nonostante tutto questo.. va tutto bene Madama la marchesa e si avanti come se niente fosse, e si mettono le mani su una settantina di articoli della costituzione perchè il paese "ha bisogno delle riforme". Con tutti gli argomenti democratici a disposizione bisogna invitarli a non farlo, non hanno la leggittimità rappresentativa e non sono stati eletti da nessuno. Può bastare?

lunedì 7 aprile 2014

Siamo tutti europei (?)

La discussione va avanti e man mano che la data delle elezioni si avvicina diventa un monologo perchè ogni giornalista, ogni commentatore cerca di guadagnarsi la fiducia e parte dei fondi destinati ad addolicire l'immagine della comunità. In sostanza ci dicono che fuori dall'euro sarebbe un disastro e nessuno avrebbe da guadagnarci. Vero, indubitabilmente vero,però l'altra opzione, cioè rimanere dentro è così indolore? E' sempre la grande questione dei costi di una decisione e delle conseguenze. Nel film " La notte dei morti viventi" i protagonisti affrontano un accesa discussione sulle due possibilità che hanno davanti: andare fuori ed affrontare i mostri o rimanere chiusi in cantina ad aspettare una fine lenta e dolorosa, tutti accettano la seconda e naturalmente fanno la fine dei topi eccetto uno che sale su e si salva. Rimanere nell'euro è come una lenta morte per asfissia, mancanza d'aria, non c'è niente di traumatico perchè è un lento processo di decomposizione, si guarda e si attende la fine con qualcuno che momora e si lamenta ma non reagisce più di tanto. Tutte le finestre sono state chiuse: si può uscire solo dalla porta da cui si è entrati.

sabato 5 aprile 2014

Su Lars Von Trier

Non deve essere una persona alla mano e simpatica il nostro Lars, indubbiamente, ma ad un chirurgo ad un notaio ad un idraulico,chiediamo mai di raccontarci una barzelletta? Chiediamo solo che sappiano fare bene il proprio lavoro, e tanto ci basta. Il regista danese ad ogni film ci fa capire la sua bravura, senza compromessi,lisciatine ad uso e consumo dei critici, senza ipocrisie, sviolinamenti con le aspettative comuni ,lui fa sempre qualcosa che lascia il pubblico di sorpresa, certe volte lo delude nelle sue attese certe altre lo coglie impreparato, ma non lo lascia mai indifferente, è cinema, nient'altro che cinema. Ricorda molto, anche nella somiglianza fisica un altro grande "antipatico" e cioè Fassbinder ma è molto più cattivo del tedesco nella descrizione delle emozioni e dei sentimenti, i suoi personaggi vengono denudati senza pietà ed alla fine non hanno nessun alibi, nessun posto dove nascondersi, pulsioni allo stato brado, istinti primordiali questo resta di loro. Provaci ancora Lars!